A termine del Cdm appena concluso, i rappresentati dei vari schieramenti interni alla maggioranza, si sono prestati a commentare quanto avvenuto poco prima. I primi ad incontrare i media, Anna Rossomando, Alfredo Bazoli e Walter Verini del Pd, che hanno affermato: ”L’approvazione della riforma del Consiglio Superiore della Magistratura porta delle novità rilevanti e rappresenta un punto di sintesi. Riteniamo importante l’adozione di una legge elettorale che assicuri maggiore pluralismo, contendibilità e parità di genere. Sulle porte girevoli tra magistratura e politica bene lo stop alle candidature negli stessi distretti in cui si esercita la funzione giurisdizionale. Siamo inoltre soddisfatti delle norme sullo stop alle nomine a pacchetto e sulla presenza con diritto di voto di avvocati e docenti nei consigli giudiziari, che erano tra le nostre proposte“.
Riforma del Csm, il commento dal Pd: “Sosterremo il punto di equilibrio raggiunto in Cdm, come richiesto dal premier Draghi”
Quindi, hanno poi aggiunto i tre parlamentari dem, “Ora la riforma arriverà in commissione Giustizia alla Camera dei Deputati dove il Pd sosterrà il punto di equilibrio raggiunto in Consiglio dei Ministri come richiesto dal presidente del Consiglio Draghi, sapendo che questo è il contributo che il Parlamento darà al necessario percorso di rinnovamento e autorigenerazione della magistratura”.
Riforma del Csm, i deputati M5S: “Esamineremo il testo in Parlamento, certi di approvarla prima del rinnovo delle cariche”
Un’approvazione che trova d’accordo anche gli esponenti del M5s secondo cui, ”La riforma del Csm portata in Cdm ritorna al testo dell’ex ministro Bonafede e contiene quel fondamentale principio che abbiamo sempre sostenuto: lo ‘stop’ alle porte girevoli fra politica e magistratura senza eccezioni. Esamineremo il testo in Parlamento, con l’auspicio di approvarla definitivamente prima del rinnovo delle cariche al Csm, ma intanto possiamo dirci soddisfatti”.
Riforna del Csm, da Forza Italia: “Il ruolo del Parlamento tornerà centrale per la riforma del Csm e della magistratura”
Incontrando la stampa, Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Fi, ha tenuto ad esaltare un ‘‘risultato politico importante” è che il ”ruolo del Parlamento tornerà centrale per la riforma del Csm e della magistratura. Queste riforma non si fanno a colpi di fiducia ma attraverso un confronto sereno e corretto all’interno del Parlamento”.
Max