“A fronte del degrado in cui Roma è sprofondata con lindecente immagine delle sue strade sommerse dai rifiuti, i romani, così come previsto nel bilancio 2014, dovranno pagare il 4% in più rispetto al 2013, con un aggravio in bolletta di circa 17 euro sulla tariffa massima. Non credo sia giusto chiedere ai cittadini, già fortemente gravati da una crisi economica tuttaltro che risolta e da una pressione fiscale che fa di Roma la capitale delle tasse, un ulteriore sacrificio a fronte di un servizio di pessima qualità e già tra i più cari dEuropa. Così come non credo sia giusto, in questo difficile momento economico, colpire ulteriormente le oltre 40 mila attività commerciali che operano sul territorio cittadino con rincari sulla tariffa rifiuti che arrivano, in alcuni casi, anche al 680%”. Lo dichiara, in una nota, il vice presidente dellAssemblea Capitolina, Giordano Tredicine. “E giusto – continua Tredicine che chi inquina di più paghi di più, così come indicato dallUnione Europea, ma i criteri con i quali vengono stabilite le tariffe sono presuntivi, come denunciato dalle associazioni dei commercianti, e non tengono conto della reale quantità di rifiuti prodotta. I cittadini hanno diritto a vedere trasformati in servizi efficienti le tasse pagate e occorre, se si vuole rilanciare leconomia cittadina, dare respiro alle micro e piccole-medie imprese che ne costituiscono l80% e non colpirle ulteriormente come, con una certa miopia politica, questo bilancio prevede. Gli emendamenti e gli ordini del giorno collegati alle delibere sulla Tari e sulla Tasi che presenterò domani vanno esattamente in queste due direzioni”.