In piazza Montecitorio, contro la nuova riforma: Anief, Unicobas e movimenti manifestano. “Il giovane sindacato partecipa al sit-in e presenta la piattaforma per trovare una via duscita sui ’nodi’ reclutamento, apprendistato e carriera: assunzioni sui 100mila posti vacanti; sblocco del contratto per allineare le buste paga di base al costo dell’inflazione; obbligo formativo a 18 anni; riforma dell’apprendistato – afferma Marcello Pacifico (presidente Anief) – ecco le vere priorità della scuola, non quelle indicate, seppure a titolo personale, dal ministro e da sottosegretari di viale Trastevere, su aumento di orario di lavoro per docenti e Ata e abolizione delle graduatorie di istituto. Bisogna agire sulle urgenze, non alimentare tensioni”.,I lavoratori ha spiegato Pacifico hanno bisogno di risposte, in un momento in cui il sindacato non soltanto non è convocato per trattare o rivendicare i diritti dei lavoratori, ma riceve persino attacchi alla sua libertà e agibilità della rappresentanza lavorativa. Tra laltro, questa è solo la punta delliceberg, fatto di una scuola italiana che colleziona rapporti negativi sugli apprendimenti dei suoi alunni, sul record di Neet, su abbandoni e bocciature. Il problema ha continuato Pacifico è che negli ultimi dieci anni i governi che si sono succeduti hanno utilizzato la scuola italiana come quasi fosse un bancomat: i fondi destinati ai nostri giovani sono stati infatti sistematicamente dirottati per coprire il buco di bilancio statale, ma anche l’inefficienza, l’irresponsabilità e, in alcuni casi, perfino la corruzione della politica.