“Il decreto Salva Roma indica come linee guida per il piano di rientro una forte azione politica sul tema della dismissione del patrimonio pubblico non strumentale, ad oggi però l’attuale gestione del patrimonio immobiliare, con delega assegnata al vicesindaco Nieri, risulta decisamente inadeguata e al di sotto della sfida che la capitale ha di fronte. La delibera riguardante la vendita del patrimonio disponibile risulta in alto mare con la conseguenza che, ad oggi, i 280 milioni previsti sono una chimera”. Così in una nota il consigliere del Pd, Pierpaolo Pedetti, presidente delle Commissione Patrimonio e Casa di Roma Capitale.
“La dismissione degli alloggi Erp – aggiunge Pedetti – già approvata da anni, non decolla registrando una totale paralisi delle attività a fronte delle migliaia di richieste di acquisto da parte dei cittadini assegnatari. Basta considerare che in quattro anni sono stati venduti poco più di 700 alloggi, di cui solo 36 nel corso del 2014, una tempistica ai limiti dell’immobilismo, e l’organizzazione e le procedure delineate dall’assessorato rischiano di prevedere un piano di dismissione Erp della durata decennale esponendo quindi l’amministrazione capitolina al rischio di inadempienza rispetto alle indicazioni del Governo e del Parlamento e alle necessità imminenti di bilancio e divenendo un’occasione mancata per il risanamento del debito. Inoltre l’assemblea capitolina, ha approvato una mozione che impone chiari indirizzi e tempi a partire dalla richiesta di emanazione di un bando di gara di rilievo internazionale per l’affidamento esterno della gestione dei servizi al fine di assicurare un’adeguata e dignitosa fruibilità agli inquilini degli immobili e di massimizzare altresì la redditività del patrimonio. Indirizzi ad oggi del tutto disattesi. Per affrontare questa urgente questione chiederò un incontro al sindaco Marino e all’assessore Scozzese ed una riunione di maggioranza per chiedere il pieno rispetto degli indirizzi dell’Assemblea Capitolina e della Commissione”.