Le canzoni degli U2 creano imbarazzo. E anche il nome della band non va bene. L’autore della bocciatura – dettaglio trascurabile – è Bono, frontman del celebro gruppo. In un’intervista al podcast Awards Chatter dell’Hollywood Reporter, il 61enne Paul David Hewson ha rivelato che molte delle canzoni degli U2 lo fanno “rabbrividire” per l’imbarazzo e perfino il nome della band, composta da compagni di scuola di Dublino, che ha venduto più di 150 milioni di album in 40 anni di carriera.
Sebbene sia d’accordo sul fatto che la sua band “suoni in modo fantastico”, Bono ha dichiarato che non gli piace affatto il suono della sua stessa voce, tranne che in ‘Vertigo’, brano di apertura dell’album ‘How to Dismantle an Atomic Bomb’. “La maggior parte degli altri mi fa rabbrividire un po’”, ha detto, spiegando di trovare la sua voce “molto tesa”. “Sono diventato un cantante solo di recente”, ha aggiunto Bono.
“Ero in auto quando su una radio è passata una nostra canzone. Sono diventato viola, ero imbarazzato. Credo che gli U2 provochino molto imbarazzo”, ha detto Bono, che ha esteso il giudizio poco lusinghiero “anche ai testi”. E il nome? Il gruppo inizialmente doveva chiamarsi The Hype, ma l’ipotesi è stata scartata per la scarsa originalità. Il designer Steve Averill ha proposto una rosa di nomi. “Tra i suggerimenti, non è che U2 sia saltato fuori come quello che cercavamo davvero. Era quello che odiavamo di meno”, ha spiegato il chitarrista The Edge, anche lui ospite del podcast. “Lo abbiamo scelto, senza amarlo davvero all’inizio”, ha aggiunto. “Io non lo amo nemmeno oggi”, ha incalzato Bono. Il nome avrebbe dovuto far pensare a qualcosa di “futuristico”, tra un “aereo spia” e gli “U-boat”. Invece è stato accolto come un banale ”anche tu” (con la pronuncia che ricorda You too). “No, non mi piace”.