”Faccio un appello a Speranza e al Cts perché prendano in considerazione una semplificazione dei percorsi amministrativi e burocratici nei confronti di chi ha completato il ciclo vaccinale”. Lo ha detto l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ospite di Adnkronos Live.
”L’incontro con il ministro Speranza ci sarà in settimana, questo è l’impegno del ministro. E’ stato mandato un documento all’attenzione del governo fatto dalle Regioni che tende a una semplificazione, ovvero semplificare la vita a chi ha fatto la terza dose di vaccino’, ha detto ancora l’assessore alla Sanità del Lazio, aggiungendo come “al momento da parte del governo non c’è ancora nessuna risposta” alla richiesta di semplificazione delle procedure attuali. “Non è un bel segnale – continua D’Amato – perché le Regioni che sono il vero argine e che sono al fronte nella battaglia del Covid hanno a che fare con queste procedure, se l’insieme delle Regioni italiane pone con forza questo tema all’attenzione è perché è un elemento importante nella vita dei cittadini. Faccio un appello per la semplificazione, entro la metà di febbraio completeremo la gran parte di chi ha fatto le seconde dosi con la dose booster, per cui nel Lazio arriveremo a 4 milioni di dosi di richiamo entro il 15 febbraio. Entriamo in una fase diversa, di convivenza con il virus e dobbiamo semplificare anche i meccanismi che regolano questa convivenza”.
”L’effetto della campagna di vaccinazione è molto importante. Sono fiducioso, credo che presto andremo verso un calo dei casi quotidiani e si aprirà uno scenario molto diverso, di convivenza con il virus. Avremo dei vaccini aggiornati, avremo delle cure e dovremmo abituarci a convivere perché il virus non sparirà all”ora X’ ma ci accompagnerà in una lunga fase”, aggiunge.
Sugli anticorpi monoclonali di seconda generazione, invece, D’Amato fa “un appello al direttore dell’Aifa, Nicola Magrini, perché completino secondo tutte le indicazioni le sperimentazioni in corso perché sono un’arma molto importante. Il Lazio è la seconda regione per utilizzo degli anticorpi monoclonali anti-Covid, prima per via infusiva poi per via orale, sono importanti per i più fragili. E’ molto importante che Aifa decida anche su questa nuova generazione di terapie con anticorpi monoclonali. C’è un ritardo che dal mio punto di vista è ingiustificabile”, rimarca l’assessore regionale.