Decine di migliaia di persone hanno fatto il bagno nel Gange, fiume sacro agli indù, a Sangam dove prende il via oggi la festività religiosa Magh Mela che durerà 47 giorni. Senza mascherine e distanziamento sociale, i fedeli indù hanno pregato e si sono immersi nel fiume per purificare i loro peccati incuranti dei timori della diffusione del coronavirus, come si legge su India Tribune.
Il giornale sottolinea come le autorità abbiano avuto difficoltà a gestire i pellegrini, arrivati da ieri nel Bengala occidentale, e a far rispettare le norme anti-Covid. Il rischio, ora, è quello di un maxi focolaio. Lo scorso anno l’evento aveva dato il via alla seconda ondata di contagi. Quest’anno le autorità dello stato dell’Uttar Pradesh, dove si trova Prayagraj, si sono rifiutate di vietare l’evento.
Il canale di notizie hindi Abp ha riferito che oltre il 70 per cento delle persone era senza mascherine. Il primo ministro Yogi Adityanath ha rivolto un appello alle persone che presentano sintomi riconducibili al coronavirus a non tuffarsi nel Gange.