“La responsabilità del riscaldamento delle scuole è degli enti locali. Il problema c’è e se ne dovrebbe prendere atto disponendo di impianti più moderni ed efficienti. Ma le finestre andrebbero tenute aperte periodicamente, non sempre come spesso avviene”. Così all’Adnkronos il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli che guardando all’alternativa finestre aperte, sanificatori dell’aria ed aeratori, afferma: “Impossibile per noi fare impianti di aerazione nelle scuole. Li devono costruire gli enti locali. Altra cosa sono i sanificatori che, a differenza dei sistemi di aerazione, sarebbero acquistabili con i 350 mln del fondo del decreto-legge 73/2021 e costano tra i 500 e i 1000 euro l’uno. Ma di fatto sono un’opzione non praticabile”.
Giannelli spiega: “La media di risorse a disposizione per scuola provenienti da quel fondo è di circa 43mila euro. Per acquistare i sanificatori in una scuola con 50 classi, la spesa oscillerebbe dai 25mila ai 50 mila euro. Ma i fondi sono destinati anche ad altro ed inoltre producono un sovraccarico elettrico che non è detto che la fornitura della scuola possa reggere. Infine, vanno ripuliti ed hanno filtri che hanno costi elevati. La sanificazione fai da te alla buona non è praticabile in linea di principio”.
(di Roberta Lanzara)