Abruzzo, Toscana, Valle d’Aosta ed Emilia Romagna verso la zona gialla. Queste 4 regioni, in base ai dati del monitoraggio settimanale esaminati in cabina di regia, potrebbero aggiungersi agli altri 11 territori – Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia, Liguria, Marche, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Calabria, province autonome di Trento e Bolzano – che hanno già lasciato la fascia bianca.
Il passaggio dalla zona bianca alla gialla scatta al raggiungimento di tre parametri: incidenza settimanale dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri nei reparti ordinari al 15% e quello nelle terapie intensive al 10%. Mentre per quanto riguarda la zona arancione scatta quando l’incidenza sfora i 150 casi per 100mila abitanti, la percentuale di posti letto nelle terapie intensive va oltre il 20% e il tasso di ricoveri in area medica supera il 30%.
Secondo il report settimanale della Cabina di regia, riportato dall’Istituto superiore di Sanità (Iss), in Italia sono 10 le Regioni e Province autonome classificate a rischio alto, di cui 3 a causa dell’impossibilità di valutazione, mentre 11 risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, 6 Regioni/Pa sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Inoltre – riferisce il report – quasi tutte le Regioni/pa riportano almeno una singola allerta di resilienza, mentre 10 riportano molteplici allerte di resilienza.