Via libera a Novak Djokovic, che a quanto pare non ha ricevuto il vaccino contro il covid, e gli Australian Open devono difendersi. “Djokovic non ha avuto nessun trattamento di favore. Se ha ottenuto l’esenzione medica per partecipare è perché ne ha diritto”, dice ul direttore dell’Australian Open, Craig Tiley, negando di aver aperto una corsia preferenziale per il numero 1 del mondo. Djokovic potrà partecipare al primo Grande Slam dell’anno, dove ha vinto 9 volte e dove è campione in carica, grazie ad un’esenzione che annulla lo stop destinato ai non vaccinati.
“Lo so che molte persone sono spiazzate dal vedere Novak in Australia viste le sue dichiarazioni sul tema delle vaccinazioni negli ultimi due anni -aggiunge Tiley-. Tuttavia, sta a lui decidere se spiegare o no pubblicamente la sua condizione e la ragione per cui ha ottenuto l’esenzione”.
Il tema fa discutere. “Sarebbe cosa buona se Djokovic desse qualche spiegazione” sull’esenzione medica, dice Toni Nadal. Lo zio di Rafael e a lungo suo coach, che ora cura l’accademia di famiglia e segue il canadese Felix Auger-Aliassime, ha pubblicato un articolo sul Pais, il principale quotidiano generalista spagnolo, in cui si è detto sorpreso dall’esito della vicenda. “Pensavo che avrebbe rinunciato o si sarebbe vaccinato” ha scritto.
Toni Nadal esclude la possibilità di irregolarità o trattamenti di favore per Djokovic. Il serbo, spiega, “non è obbligato a dare alcuna spiegazione, ma deve essere consapevole del suo ruolo di punto di riferimento mondiale in un periodo di grave crisi sanitaria che sta causando così tanto dolore”. Di fronte a uno scenario in cui “parenti non si sono potuti vedere per due anni”, conclude, “mi piace pensare che Djokovic darà un segnale di sensibilità e comprensione”.