Al via i licenziamenti per oltre 1.300 lavoratori di Air Italy. Sono partite, infatti, le lettere firmate dai liquidatori, Enrico Laghi e Franco Maurizio Lagro, che hanno per oggetto la comunicazione ex articoli 4 e 24 della legge 223 del 1991. Lo si apprende da fonti sindacali. “In data 23 settembre 2021 la nostra società ha avviato la procedura sindacale di licenziamento collettivo per cessazione di attività ai sensi degli articoli 4 e 24 legge 23 luglio 1991, numero 223 e successive modificazioni, riguardante tutti i dipendenti della società, che si è conclusa”, si legge nel testo della lettera che l’Adnkronos ha visionato. “Poiché l’esubero oggetto della procedura di licenziamento collettivo riguarda tutti i dipendenti della società, le comunichiamo il suo licenziamento, ai sensi e per gli effetti della legge in oggetto, con effetto immediato e pagamento dell’indennità sostitutiva del preavviso”.
“Purtroppo il momento che temevamo e che abbiamo cercato di scongiurare fino alla fine è arrivato, le lettere di licenziamento dei 1400 lavoratori di Air Italy sono partite, nella totale indifferenza delle istituzioni”. Ad affermarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo chiedendo “un intervento immediato del Governo per bloccare la procedura e scongiurare così questa vera e propria tragedia sociale che si sta consumando”. “Più volte in questi mesi – proseguono i sindacati – abbiamo chiesto un intervento decisivo per risolvere la situazione con delle proposte concrete che sono rimaste inascoltate. Con una norma in deroga alla Legge di Bilancio, infatti, si sarebbe potuto estendere la cassa integrazione a tutti i 1400 lavoratori e lavoratrici di Air Italy anche per il prossimo anno, a prescindere dalle decisioni prese dall’azienda. Continuiamo poi a ribadire l’importanza di costituire un bacino nazionale di riqualificazione e ricollocazione del personale del trasporto aereo, fondamentale per non disperdere l’enorme bagaglio di professionalità dei lavoratori non solo di Air Italy, ma di tutto il settore”.
“Siamo esterrefatti – concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo – dalla completa inerzia del Governo e delle istituzioni davanti a questa drammatica situazione. Per altre aziende di altri settori si sono cercate soluzioni che hanno evitato questo dramma sociale. Per il trasporto aereo invece altrettante iniziative per salvaguardare il settore non vengono intraprese, una grave mancanza del Governo che ci sconcerta e che ci induce a pensare ad azioni di lotta che coinvolgano tutto il settore”.
Di atto atteso ma incomprensibile e inaccettabile parla Mario Clemente, segretario del Trasporto Aereo di Confael. “Nonostante l’Italia abbia ricevuto miliardi di euro dall’Unione Europea per la ripresa del nostro Paese – sottolinea Clemente -, 1322 lavoratori iniziano il nuovo anno con una lettera di licenziamento. Si tratta dei lavoratori Air Italy per i quali Confael Trasporto Aereo chiede che vengano applicate le stesse misure previste per i lavoratori di altre compagnie che sono, di fatto, già chiuse, come purtroppo Alitalia e Norwegian”. Confael, esprimendo la piena solidarietà a tutti i lavori interessati, conferma la propria volontà ad un confronto immediato sulla situazione occupazionale della compagnia.