E’ durata 50 minuti la telefonata tra il presidente americano Joe Biden e quello russo Vladimir Putin. Nel corso del colloquio Biden ha sollecitato la Russia a una “de-escalation delle tensioni con l’Ucraina”, riferisce un comunicato della Casa Bianca. “Biden ha chiarito che gli Stati Uniti e i loro alleati e partner risponderanno in modo deciso nel caso in cui la Russia invaderà l’Ucraina ulteriormente”. “Il Presidente Usa ha anche espresso il sostegno per la diplomazia, a partire dall’inizio del prossimo anno, con il Dialogo strategico per la stabilità bilaterale, alla Nato attraverso il Consiglio Nato Russia, e all’Osce” e “ha ribadito che il progresso sostanziale in questi tre formati può essere registrato solo nel quadro di una de escalation piuttosto che durante una escalation”, conclude il comunicato americano.
Dal canto suo Putin ha detto a Biden che introdurre altre sanzioni contro la Russia sarebbe un enorme errore e che la Russia ha bisogno di risultati, secondo quanto ha riferito il Cremlino.
La conversazione telefonica tra Putin e Biden non è stata solo formale, ma ha avuto un peso realmente politico, riassume il Cremlino, secondo quanto rende noto Ria Novosti. Per questo la parte russa ha espresso soddisfazione e dell’avvio, a gennaio, di tre diversi formati di contatti, a Ginevra, con gli Stati Uniti, a Bruxelles, con il Consiglio Nato Russia, e a Vienna, in ambito Osce. Il punto principale che è emerso, da parte americana, durante questa conversazione è stato che il presidente Biden ha affermato chiaramente che gli Stati Uniti non intendono schierare armi offensive in Ucraina”, ha affermato il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, citafo dall’agenzia Tass. Se l’Occidente decidesse comunque di introdurre sanzioni senza precedenti si potrebbe arrivare a una rottura completa delle relazioni tra i nostri Paesi. E gravi danni saranno inflitti alle relazioni della Russia con l’Occidente in generale, ha quindi riportato il diplomatico.