“Finchè è in campo questa cosa di Berlusconi, la discussione è congelata e restando congelata è come il calcio ad agosto: chiacchiere e fantacalcio…”. Enrico Borghi, deputato Pd e membro della segreteria Letta, riassume così all’Adnkronos lo stato dell’arte sul dossier Quirinale. Il ‘fantacalcio’ a cui allude il parlamentare dem si riferisce a ipotesi, uscite di questi giorni ed anche alle ricostruzioni sulle componenti Pd in subbuglio sull’ipotesi di Mario Draghi al Colle.
“Io non ho percepito queste descrizioni… Mi sembra un modo un po’ macchiettistico di raccontare la discussione interna. Non ho avvertito questo clima e men che meno un clima di tensione tra i gruppi e la segreteria, tanto che la convocazione congiunta di Direzione e gruppi parlamentari il 13 gennaio va nella direzione di un percorso comune”.
Che succede nella riunione del 13? “Parte un percorso di condivisione nel metodo”. E il metodo per il Pd qual è? “Bisogna definire il quadro politico, dal quadro politico discende il metodo e quindi si arriva ai nomi. Non bisogna fare il contrario, altrimenti si rischia di bruciarli i nomi”.
Onorevole Borghi, quale è il quadro politico a cui si riferisce? “L’attuale maggioranza di governo. Anche per quello che sta accadendo in queste ore che ha conseguenze sul piano sociale, economico e sanitario”.
“Le ragioni che hanno portato alla nascita del governo Draghi sono ancora tutte sul tavolo e quindi giustificano anche il fatto che questa maggioranza vada avanti fino al 2023 per due ragioni: una sanitaria nella lotta per uscire dall’emergenza Covid e una legata all’applicazione del Pnrr e quindi alla lotta per uscire dall’emergenza. A questo quadro politico non si possono sovrapporre iniziative spurie o unilaterali…”.
Come l’ipotesi Berlusconi… “Sta congelando la discussione. La maggioranza di governo deve definire il quadro politico, questo non è avvenuto e per questo dico che siamo ancora al calcio d’agosto e tutti i gol che si fanno in queste ore hanno un peso relativo…”. Anche quella di Giuseppe Conte su una donna al Quirinale è stata un’iniziativa unilaterale? Ma non avevate siglato un patto di consultazione? “Quello che fa Conte va chiesto a lui”.