Home ATTUALITÀ Digitale, partito #HackCultura2022 per lo sviluppo di progetti degli studenti

    Digitale, partito #HackCultura2022 per lo sviluppo di progetti degli studenti

    E’ partito #HackCultura2022, l’Hackathon finalizzato allo sviluppo di progetti digitali da parte delle studentesse e degli studenti, un evento promosso per favorire nei giovani, in un’ottica di ‘titolarità culturale’, la conoscenza e la ‘presa in carico’ del proprio patrimonio culturale. L’iniziativa è gratuita ed è promossa da Diculther, Indire, Iccu, Cultura Italiae, Stati Generali delle donne, Civita, Media2000, Pec, Koor.  

    #HackCultura2022 è stato lanciato all’inizio dell’Anno Scolastico 2021-2022 per consentire a tutte le scuole di programmare nel corsod ell’anno scolastico la partecipazione all’iniziativa in modo da poter presentarne i risultati in occasione della settima edizione della Settimana delle culture digitali ‘Antonio Ruberti’ #Scud2022 che prevede eventi in tutta Italia; della quarta edizione della ‘Rassegna on line dei prodotti realizzati sui temi del Digital Cultural Heritage dalle scuole italiane’ RassegnaDch2022. Ogni Scuola che intende partecipare all’Hackathon può proporne uno o più Team e partecipare ad una o più ‘Sfide’ entro il 31 gennaio 2022 utilizzando il modulo di iscrizione alle singole sfide che si può scaricare all’indirizzo https://www.diculther.it/hackcultura2022-lhackathon-degli-studenti-per-la-titolarita-culturale/
     

    Cinque gli obiettivi cardine del programma #HackCultura2022: garantire il ‘diritto di ogni cittadino ad essere educato alla conoscenza e all’uso responsabile del digitale per la piena titolarità del patrimonio culturale’; promuovere, mediante l’uso del digitale, la conoscenza e la promozione dei luoghi e dei temi della cultura tra cui sviluppare conoscenze e competenze digitali e consapevolezza del valore d’uso delle tecnologie; implementare soluzioni di sviluppo territoriale come sviluppare il contributo all’esperienza culturale nel campo di promozione e valorizzazione turistica del territorio; attivare i giovani come driver di coinvolgimento di diverse fasce di popolazione distanti dal patrimonio; costruire contest innovativi intorno a memoria, testimonianze, opere, prodotti culturali.