Il Lazio in zona bianca fino a Natale. La regione non rischia un immediato passaggio in zona gialla con nuove regole per contrastare i contagi covid. “Sono stanco e preoccupato quanto basta ma non cambieremo colore, si va verso un Natale bianco. Prevediamo di arrivare fino al 25 dicembre in zona bianca, poi vedremo…”, dice Alessio D’Amato, assessore alla Sanità del Lazio, ai microfoni di Un giorno da pecora. L’aumento della curva si fa sentire anche nella regione. “Abbiamo una leggera pressione sulla rete ospedaliera ma al di sotto delle soglie” per il passaggio da zona bianca a zona gialla: “L’occupazione dei reparti di area medica è al 12%, quello delle terapie intensive al 9.6%”, spiega.
Prosegue la campagna di vaccinazione, che si appresta a coinvolgere anche i bambini della fascia 5-11 anni. “Abbiamo fatto oltre un milione e cento dosi di richiamo. Anche ai turisti italiani che vorranno possiamo fare la terza dose qui da noi nel Lazio. Ieri abbiamo fatto record, 60mila terze dosi. Ogni giorno abbiamo mediamente 4mila prime dosi al giorno, è un segnale positivo”, dice D’Amato snocciolando le cifre. Per la vaccinazione dei bambini, “le prenotazioni partono dal 13 dicembre. La prima somministrazione è in programma il 15. Il virus corre molto nelle fasce più giovani, circola 6 volte di più tra non vaccinati rispetto a vaccinati”. Anche nel Lazio c’è attenzione agli eventuali casi di variante Omicron, che appare più contagoisa: “E’ destinata a sostituire la variante Delta, dobbiamo correre con le vaccinazioni: al momento abbiamo rilevato tre casi di Omicron, di cui una residente nelle Marche”. Il pranzo di Natale si può organizzare? “Si fa ma è preferibile tra vaccinati. Chi non lo è faccia il tampone, meglio se molecolare”.