Volti dipinti e tricolori, maglie azzurre e cappelli stravaganti, romani e turisti: tutti stretti a piazza Venezia attorno all’Italia di Cesare Prandelli che affronta l’Uruguay nella gara decisiva del primo turno dei Mondiali di calcio in Brasile. Qualche migliaio di spettatori davanti al megaschermo posizionato verso piazza Madonna di Loreto, ad alternare “buu” e applausi a seconda se ad attaccare siano gli azzurri oppure gli uruguagi. “Ha fatto bene a mettere Immobile – dice Marco, con suo figlio piccolo, con la maglietta di Totti della Nazionale, sulle spalle – anche se Balotelli non l’avrei fatto giocare”. “Arbitrooo ma che c***o fai?” sbotta un ragazzo indiano con la bandana tricolore, quando il direttore di gara fischia un fallo contro a Balotelli.
