La variante Omicron “ci preoccupa, sicuramente questa variante sarà destinata a diventare predominare e ci aspettiamo casi anche nella nostra Regione. Ci preoccupa la velocità e noi dobbiamo essere più veloci”. Così l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ospite di ‘TimeLine’ su SkyTg24 rispondendo alla domanda sui rischi legati alla variante Omicron.
MMentre sul fronte del sequenziamento, D’Amato ha precisato che come Regione Lazio “abbiamo potenziato molto la rete di sequenziamento, però devo dire che questo è un po’, a livello nazionale, un tallone d’Achille: noi dobbiamo e possiamo fare di più. Tempo fa si era parlato – ha ricordato l’assessore – anche di un consorzio nazionale del Governo sul sequenziamento, ma poi la cosa non ha mai preso piede. Ecco credo che questo sia un punto dove dobbiamo porre più attenzione”.
D’amato a Spiegato che riguardo gli studenti “la strada maestra sono le vaccinazioni. Nella fascia 12-18 anni abbiamo vaccinato oltre il 75% dei ragazzi e auspico che questa percentuale possa essere l’obietivo per la fascia 5-11 anni. Se avvenisse sarebbe tutto più semplice per le scuole e la socialità. Il 15 inizieremo la somministrazione anche per i bambini nella fascia 5-11 anni e lo faremo in sicurezza”. In merito ai numeri dei contagi nel Lazio, anche relativi alla didattica a distanza, l’assessore ha dichiarato che “adesso l’incidenza della pandemia corre nelle fasce più basse, dei più piccoli, per quelli che non hanno avuto la vaccinazione. Abbiamo, in queste fasce, un’incidenza che è sette volte superiore alla popolazione che si è vaccinata: questa è chiaramente un’indicazione che i nostri i tecnici ci dicono di affrontare attraverso una campagna di vaccinazione sicura, trasparente, cercando di dare tutte le informazioni alla famiglie”.
Rispondendo alla domanda su quanti sono i cittadini vaccinabili ma non ancora vaccinati nel Lazo, l’assessore spiega che ci “sono circa 500mila i non vaccinati, 120 mila sono over 50”. “Un primo effetto” dell’introduzione del Super Green Pass “è stato un aumento importante, di oltre il 70%, delle somministrazioni: sia delle dosi di richiamo che delle prime dosi. Ieri abbiamo raggiunto oltre 56 mila somministrazioni, che è sicuramente un tetto ragguardevole. Quindi sì, un primo effetto lo abbiamo visto, e lo abbiamo visto anche con le prime dosi che hanno superato le 4 mila, per cui anche in questo caso c’è stato un effetto importante e speriamo che sia duraturo”.
Infine sull’eventualità di un passaggio in zona gialla del Lazio, D’Amato ha sottolineato che “veniamo monitorati ogni settimana, e l’ultima monitoraggio indicava un’occupazione del 10,8% in area medica e del 7,8% nelle terapie intensive. Queste sono settimane un po’ particolari, perché all’interno di queste ci sono anche delle giornate festive che di solito rallentano un po’ l’organizzazione all’interno della rete ospedaliera. Però, per il momento, i nostri tecnici dell’Istituto Spallanzani escludono nei prossimi quindici giorni dei cambia di fascia: ovviamente questo è legato a due fattori, ovvero la capacità di vaccinazione da un lato e la capacità di rispettare le regole dall’altro”.