“Innanzitutto è una decisione -sempre che sempre che sia una decisione- in cui non siamo stati coinvolti. Quando ci fu l’elezione a suo tempo di Gentiloni nel collegio di Roma 1, avvenne con un apporto significativo di Più Europa. Se questa fosse la decisione”, la candidatura di Giuseppe Conte, “sarebbe la conferma che il Pd è totalmente disinteressato ad un’interlocuzione con l’area liberal democratica ed europeista”. Benedetto Della Vedova, segretario di Più Europa, commenta così con l’Adnkronos la possibilità che Giuseppe Conte sia candidato, con il sostegno del Pd, alle suppletive di gennaio nel collegio di Roma 1.
“E viceversa -aggiunge Della Vedova- vorrebbe dire che il Pd è interessato a stringere un rapporto sempre più stretto con i 5 Stelle che punti a far coincidere lo stesso Pd con i M5S”. Nessun appoggio di Più Europa all’eventuale candidatura Conte? “Se questa è scelta del Pd, sarà una scelta del Pd e dei 5 Stelle, non nostra. Conte è stato primo ministro di un governo con la Lega, poi le cose sono sicuramente un po’ cambiate ma mi sembrerebbe una scelta sbagliata di chi non vuole considerare le ragioni degli altri nonostante la retorica della coalizione ampia”.
Il ‘campo largo’ si restringe? “Io non uso questa terminologia, ma certo sarebbe un ulteriore segnale della volontà del Pd di chiudere l’alleanza al M5S”. Se la candidatura Conte si concretizzasse, potrebbe scendere in campo Carlo Calenda? “Noi come Più Europa non ne abbiamo parlato. Non c’è ancora l’ufficialità su Conte. Per ora mi interessa capire se questa è davvero la decisione del Pd”.