“Le istituzioni hanno il dovere di contrastare la superficialità. Sulla contraccezione si rischia di provocare danni, se si procede con semplicismo. Il Municipio Roma 1 ha votato oggi una risoluzione che sollecita sbrigativamente ’la gratuità di tutte le prestazioni relative alla contraccezione, di tutti i mezzi contraccettivi, anche quelli più moderni e sicuri, e delle analisi cliniche necessarie alla loro assunzione’. Ciò può alludere a presunte soluzioni facili e brillanti, che invece rientrano in una sfera di irrisolta problematicità. Infatti la scienza e la comunità medica mantengono dubbi seri attorno alla natura contraccettiva o abortiva di alcune pillole. Si pensi, a tale riguardo, alle polemiche mai sopite sulla pillola RU-486. È questo il modo di tutelare la salute della donna? Questo il contributo responsabile delle istituzioni? Spero che Sabrina Alfonsi, presidente del Municipio, intervenga a chiarire il senso di un atto perlomeno superficiale, se non addirittura avventato”. Così, in una nota, Lucio D’Ubaldo, consigliere del Municipio Roma I – Lista Marchini.