Chiude così il suo conto con la giustizia patteggiando 10 mesi di reclusione, Ernesto Moroni il romano di 30 anni nel gennaio scorso spedì tre teste di maiale alla Sinagoga della Capitale, all’ambasciata di Israele e al museo di Trastevere dove era in corso una manifestazione sulla Shoah. Per questa sua ’impresa’ era stato accusato di istigazione all’odio razziale. L’indagine, affidata al pubblico ministero Sergio Colaiocco, aveva accertato che per far recapitare le tre teste l’uomo si era servito di una ditta di recapiti allegando a ogni singolo pacco uno scritto contenente frasi antisemite. Moroni, che fu identificato il 31 gennaio scorso, risultò dipendente di un centro estetico della capitale. Firmò poi ogni pacco a nome di Giovanni Preziosi. Si tratta del nome di un ministro che nel periodo fascista e in particolare durante la Repubblica sociale italiana ebbe anche l’incarico di ispettore generale ’’per la demografia e la razza’’.