“La situazione è seria, c’è un nuovo rischio”. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, a In mezz’ora in più risponde così alle domande sulla variante Omicron del covid. “E’ troppo presto per dare sentenze definitive su questa variante. Presenta elementi di problematicità ma non abbiamo elementi per trarre conseguenze definitive”, dice il ministro. La variante “è stata scoperta l’11 novembre, sarebbe singolare avere tutte le risposte. Siamo in una fase epidemica ancora molto significativa, lo eravamo già prima che venisse questa variante. Abbiamo fatto molto bene, con tutti i 27 paesi europei, a disporre misure forti come il blocco di voli e il divieto d’ingresso per chi proviene dal Sudafrica e dai paesi limitrofi. Siamo tutti più reattivi perché non si tratta di un fatto totalmente nuovo. L’informazione a noi è arrivata nelle ultime ore, ci ha portato subito a questi provvedimenti”, dice il ministro.
“La comunità scientifica è al lavoro, aspettiamo analisi approfondite. Oggi è giusto essere preoccupati, è giusto prendere misure precauzionali. Sarebbe sbagliato arrivare a conseguenze che oggi non hanno evidenzia scientifica”, dice prima di soffermarsi sulla situazione di altri paesi.
“L’Inghilterra ha deciso di rimettere le mascherine al chiuso, noi non le abbiamo mai tolte. Il vaccino è un’arma fondamentale ma va accompagnata da una serie di misure. Non mi ha sorpreso che in Gran Bretagna, con 40-50mila casi al giorno, si sia arrivati ad una misura relativamente semplice come le mascherine al chiuso. I numeri della Germania sono molto significativi. L’Austria è in lockdown, l’Olanda da domani è in lockdown dalle 17 alle 5 del mattino”, afferma.
Le scelte adottata dall’Italia “sono precauzionali. Perché questa variante è un fatto nuovo? Ha un numero significativo di mutazioni della proteina Spike, il punto su cui incidono i nostri vaccini. Non abbiamo certezze su questa variante, ma c’è un rischio di problematicità e in attesa di verificarlo facciamo scelte precuazionali”, ribadisce.
“Proveremo nei prossimi giorni ad assumere tutti gli elementi conoscitivi possibili e sulla base delle valutazioni ci faremo un’idea compiuta. La situazione è seria, c’è un nuovo rischio che andrà ponderato con l’evidenza scientifica. Quanto sia serio il rischio lo sapremo quando gli studi saranno stati completati e quando saremo in grado di capire fino in fondo che capacità ha la variante di indebolire il processo protettivo dei vaccini. Oggi, un giudizio su questo punto sarebbe sbagliato. E una cosa è il rischio, una cosa è la realtà”, spiega. “I vaccini che abbiamo funzionano benissimo, i numeri degli ultimi giorni sono molto positivi. Venerdì abbiamo fatto 294mila terze dosi e dopo molti giorni c’è una risalita significativa delle prime dosi”, riassume.