Dad durante l’occupazione? “Mi dispiace per chi non ha occupato, ma niente didattica a distanza. Con i ragazzi della succursale abbiamo un informale accordo: domani sgombereranno. Se non lo faranno, farò intervenire la questura”. Ne parla con l’Adnronos Cristina Costarelli, preside del Liceo Newton, dove è stata occupata la succursale, che aggiunge: “Sono contraria per principio all’idea dato che occupare è reato. La didattica è in presenza. La dad è prevista solo per situazioni legate al covid. Non è nelle nostre competenze poter assumere queste decisioni”.
Ci sono stati casi di scuole, in cui anche se per poco è stata adottata durante l’occupazione: “Certamente chi la ha utilizzata ha fatto le proprie scelte. Io mi attengo agli avvisi ministeriali e non do indicazioni collegiali né intraprendo decisioni dirigenziali che non rientrino nelle nostre competenze – precisa la Dirigente anche presidente dell’Associazione nazionale presidi per il Lazio – C’è una normativa ben precisa che prevede che la didattica in presenza sia usata in altri contesti legati al covid, non per garantire i diritti dei ragazzi che non occupano, tra l’altro compromessi da quelli che occupano. Se la dichiarazione di occupazione è degli studenti del liceo Newton – rimarca ancora la preside – non sono io a ledere i diritti dei miei allievi ma i loro compagni. Attivare la dad significherebbe legittimare l’occupazione”.
Come gestirete il post con gli studenti? “Ci sarà un tentativo di recuperare il tempo perso, ma nessun accanimento. Non ci sarà una concentrazione di verifiche apposita. I tempi però sono stretti – conclude – Prima manifestazione, poi G20, occupazione, elezioni…. quando si sta a scuola si deve lavorare. Se si vuole recuperare, l’impegno deve essere chiesto”.
(Roberta Lanzara)