Kyle Rittenhouse non è colpevole delle accuse relative all’uccisione di due persone e al ferimento di una terza durante una protesta antirazzista a Kenosha, nel Wisconsin, lo scorso anno. A stabilirlo è stato una giuria chiamata a decidere delle responsabilità del 18enne nell’uccisione di Joseph Rosenbaum, 36 anni, Anthony Huber, 26 anni, e nel ferimento di Gaige Grosskreutz, 27 anni, colpiti con un fucile d’assalto da Rittenhouse mentre vagava per le strade di Kenosha con altri uomini armati durante le proteste del mese di agosto 2020, scoppiate dopo che un ufficiale di polizia bianco aveva sparato alla schiena ad un uomo di colore, Jacob Blake.
Interpellato sull’esito del processo, Biden, rientrato alla Casa Bianca dopo gli esami medici cui si è sottoposto, ha detto di non aver seguito il processo di Kyle Rittenhouse, ma di rispettare il verdetto della giuria e il sistema giudiziario. “Ho appena saputo”, ha dichiarato. “Non ho visto il processo”. Ad una domanda sulle sue passate dichiarazioni in cui aveva equiparato Rittenhouse a un suprematista bianco, Biden si è limitato ad esprimere il suo sostegno alla decisione della giuria. “Il sistema della giuria funziona e dobbiamo rispettarlo”.
In una dichiarazione rilasciata dalla Casa Bianca nel tardo pomeriggio, Biden afferma che il verdetto “lascerà molti americani arrabbiati e preoccupati, me compreso”, aggiungendo però che tutti “devono accettare che la giuria si è pronunciata”. Biden ha affermato di “aver promesso di riunire gli americani”, “perché credo che ciò che ci unisce sia molto più grande di ciò che ci divide”. “So che non cureremo le ferite del nostro Paese da un giorno all’altro, ma rimango fermo nel mio impegno a fare tutto ciò che è in mio potere per garantire che ogni americano sia trattato allo stesso modo, con equità e dignità, secondo la legge”.