Ieri il tribunale di Napoli si è riunito ed ha emesso la sentenza, che assolve i boss del clan dei Casalesi, Antonio Iovine e Francesco Bidognetti. I due hanno avuto la meglio, sulle accuse di minacce e intimidazioni rivolte allo scrittore Roberto Saviano, durante il processo denominato “Spartacus”. Nella stessa sentenza è stato condannato con l’accusa di minacce nei confronti del signor Saviano, l’avvocato dei due camorristi, Michele Santonastaso.
Lo scrittore di Gomorra, rimane indignato per la sentenza, che lo lascia con l’amaro in bocca. Parla di “vittoria a metà”, perchè se da un lato è riuscito a far riconoscere da un tribunale le minacce che ha subito durante questi anni, dall’altro ha assistito all’assoluzione di due boss dei casalesi, nonchè pluriassassini.
“È una vergogna che si possa solo pensare che esiste un avvocato di camorra che agisce senza chiedere indicazioni ai propri clienti. Ma dove si è visto che un avvocato non concordi la sua strategia difensiva con l’imputato o, se lo rappresenta, con la parte offesa? Se questo è possibile, allora vuol dire che la camorra non esiste.”
Saviano è stato ospite da Ballarò ed è tornato sulla sentenza “scomoda” emessa ieri dal Tribunale di Napoli, senza nascondere il suo disprezzo e la sua amarezza, e afferma che tornerà a vivere negli Stati Uniti, e fa capire che con Iovine e Bidognetti assolti, la scelta è quasi forzata. Nonostante questo, è contento della vita che svolge in America e si sente orgoglioso di aver insegnato economia criminale in una delle università più ambite negli States, la Princeton University. Continua, parlando del sistema statunitense contro il riciclaggio di denaro, ma non nasconde il desiderio, anzi il sogno di tornare a vivere in Italia, nel suo paese, nella sua Napoli, da cittadino libero.