“Tranne alcune fantasie”, quella del M5S “è un’ottima legge” Lo afferma il senatore della Lega Nord Roberto Calderoli, conversando con i cronisti al Senato. “Alla fine quello proposto dal M5S è un modello spagnolo ma con le preferenze. Sono sempre stato a favore del modello spagnolo, perciò, se c’è chi lo propone, non posso che approvarlo”. L’esponente leghista esprime dubbi, invece, sull’introduzione della preferenza negativa che – sottolinea ancora Calderoli – “raddoppia il potenziale di voto scambio e di strumentalizzazioni insito nel meccanismo”. “Ora i giornali” di Silvio Berlusconi “parlano proprio di inciucio tra il M5S e il Pd per una discussione che sarà trasparente e in streaming sulla legge elettorale”. Lo scrive Beppe Grillo in un post sul suo blog in un passaggio del post “I tormenti del (falso) giovane Berlusconi” in cui fa riferimento all’incontro tra Pd e % Stelle sulla riforma della legge elettorale. “Loro dicono di voler far supportare da parte della rete qualunque decisione prenda il Movimento5Stelle, ma poi si sono ben guardati dal consultare la rete sull’opportunità o meno si aprire al Partito democratico”. Lo afferma, durante la trasmissione ’Effetto Notte le notizie in 60 minuti’, su Radio 24, Debora Serracchiani, vice-segretaria del Pd e governatrice del Friuli Venezia Giulia, a proposito della richiesta di confronto sulla legge elettorale fatta da Grillo a Renzi. A chi domanda sulla effettiva possibilità di una sintesi tra l’Italicum di Renzi e la proposta di riforma del M5S, Serracchiani risponde: “E’ una proposta che, francamente, per alcune parti, non mi sembra assolutamente una base su cui discutere. mi riferisco, per esempio” spiega la vice-segretaria Pd “al proporzionale, e penso anche che troverei abbastanza discutibili le cosiddette ’preferenze in negativo’. La nostra base di discussione è l’Italicum. Certo, ora che c’è voluta una sconfitta elettorale per far passare il M5s dal voler mandare tutti a casa al discutere di riforme, a noi non può fare che piacere”. Grillo, da Cav appoggio a Renzi per salvare aziende – “Con una vittoria del M5S Berlusconi sarebbe stato rovinato e tra salvare il partito e le sue aziende ha scelto queste ultime. Il M5S avrebbe infatti chiesto l’abolizione della legge Gasparri, la rinegoziazione delle concessioni delle frequenze radiotelevisive nazionali (oggi praticamente regalate), l’introduzione di una legge sul conflitto di interessi e lo sviluppo della banda larga in Italia. Orrore. Per Mediaset sarebbe stata la fine”. E’ quanto scrive Beppe Grillo in un post nel suo blog dal titolo “I tormenti del (falso) giovane Berlusconi” e in cui sostiene come il Cavaliere appoggi il premier Matteo Renzi per salvare le aziende. La dimensione politica” di Berlusconi “é ormai risibile e quella economica molto fragile. Mediaset ha perso 12,5 milioni nel primo trimestre e la pubblicità si sta spostando in Rete. Good bye Publitalia? E Mondadori? Perdita 2013 netta di 185,4 milioni di euro. Bisogna salvare le aziende. Ma come? Leggi contro la rete, leggi ’compensazione’ tipo se Google guadagna 100, 20 devono andare a Mediaset, nuove leggi Gasparri e, per fare questo, appoggio incondizionato al governo Renzi”, scrive il leader dei 5 Stelle, ricordando, all’inizio del post, la campagna elettorale alle Europee del Cavaliere. “Il comportamento di Berlusconi durante la campagna elettorale è, ma solo in apparenza, incomprensibile. Invece di attaccare il suo presunto avversario, il Pd, i comunisti che mangiavano i bambini e di riattaccare la nenia del Libro nero del comunismo con centinaia di milioni di morti a causa di un’ideologia malata, ha fatto campagna contro il M5S. E’ come se avesse fatto campagna acquisti per l’Inter”, sottolinea Grillo.