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Covid, Brusaferro: “Si conta una crescita dei casi nelle fasce d’età intermedie, 30-39 anni e 40-49 anni”

Come riportiamo in un altro articolo, stamane la Cabina di regia, in collaborazione con il ministero della Salute e l’Iss, ha reso pubblici i dati relativi al monitoraggio settimanale della curva epidemiologica nel Paese. Dati che, purtroppo, non dicono nulla di buono: Rt, incidenza e letti ospedalieri continua infatti a crescere. 

Come ha poi spiegato nel corso della conferenza stampa il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, “in tutte le Regioni c’è un aumento della circolazione del virus e questo si traduce in un aumento dei casi“.

Brusaferro: “In Europa la circolazione del virus è in netto aumento, molto meno nel nostro Paese”

Come ha spiegato il numero uno dell’Iss, “La mappa europea, anche questa settimana, mostra un’Europa divisa in due e le parti confinanti con la zona orientale sono maggiormente in rosso. La circolazione del virus sta aumentando. Le curve ci mostrano come anche nel nostro Paese i casi sono in crescita, ma più contenuta rispetto ad altri Paesi. In Europa la circolazione è in netto aumento”.

Brusaferro: “Si conta una crescita dei casi nelle fasce d’età intermedie, 30-39 anni e 40-49 anni”

Quindi, entrando nel merito delle fasce d’età maggiormente interessate da quest’ennesima ondata di contagi, Brusaferro ha tenuto a precisare che “negli ultimi 7 giorni si concentra una crescita dei casi nelle fasce d’età intermedie, 30-39 anni e 40-49 anni, che poi hanno la quota di popolazione non vaccinata più significativa, e tra i giovani dove ancora non è raccomandata la vaccinazione“.

Brusaferro: “L’analisi dei casi pediatrici mostra una circolazione aumentata del virus sotto i 12 anni”

Quindi l’esperto ha voluto chiarire anche la situazione relativa ai minori per i quali, ”L’analisi dei casi pediatrici di infezione da Sars-CoV-2 ci mostra come, sostanzialmente, anche in questa fascia di età ci sia una circolazione aumentata del virus, in particolare nella popolazione sotto i 12 anni. Anche dal punto di vista dell’impatto dei ricoveri, sebbene con numeri limitati, parliamo di una, due o tre persone, si mostra un lieve movimento che sta a indicare l’aumentata circolazione in questa popolazione”.

Brusaferro: “Variante Delta? Ci troviamo in una fase stabile, oggi considerabile minoritaria”

Altro tema, le varianti del virus Sars-CoV-2, rispetto alle quali il presidente dell’Iss rivela che “ci troviamo in una fase stabile, dove la variante dominante è la Delta. Viene anche monitorata la Delta plus, che presenta casi un po’ sparsi in tutto il Paese. Ma, comunque, è una variante oggi minoritaria“.

Brusaferro: “L’efficacia vaccinale rimane molto elevata per ospedalizzazioni, rianimazioni e decessi”

Infine, intervenendo sia sui vaccini che sulla terza dose, Brusaferro ha voluto rassicurare sull‘efficacia vaccinale, “che rimane molto elevata per ospedalizzazioni, ricoveri in terapia e per i decessi, supera il 90%, mentre per la diagnosi, soprattutto per le fasce di età più centrali è un po’ più bassa. Si abbassa significativamente a partire dal sesto mese. Per questo è importante aderire, man mano che passano i sei mesi, alla terza dose in base alle modalità raccomandate dal ministero”.

Brusaferro: “Milioni di cittadini non hanno fatto nemmeno una dose, è importante che inizino il ciclo”

Piuttosto, ha quindi consumo l’esperto, ”Ci sono milioni di cittadini – ha ricordato – che non hanno fatto nemmeno una dose, ed è estremamente importante che inizino il ciclo“.

Max