Nell’ultimo anno e mezzo l’Italia “ha passato il peggior momento della sua storia dal Dopoguerra ad oggi” registrando “probabilmente numeri” in record negativo come “-9% di Pil, esportazioni in crollo del 13%”. E’ lo scenario ricordato dal Sottosegretario agli Esteri, Manlio di Stefano, che, intervendo all’evento ‘Future forward: Italy and the future of trade’, organizzato da Economist con il supporto di Philip Morris International, ha sottolineato come, in questo ultimo periodo legato alla pandemia, “l’economia ha risentito anche a livello europeo del gap di Dpi, come le mascherine, che in Europa non produceva più nessuno”.
Ma il “quadro catastrofico” secondo Di Stefano ha “rinforzato in no” la convinzione “che l’uscita dalla crisi della pandemia debba essere una stagione non soltanto economica ma anche” legata “all’aggiornamento delle logiche di mercato e di produzione nazionale”, in un’ottica diretta anche a “tutti quegli ambiti trattati, a mio avviso, benissimo dal G20 e dal B20” ha argomentato il Sottosegretario agli Esteri.
Di Stefano ha però rilevato che tutti i temi discussi dal summit “non devono rimanere” solo parole “ma devono diventare una fase di policy pubblico-privata che possa creare un beneficio per l’economia europea e per l’economia mondiale” visto che “siamo tutti interconnessi”.