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    Rdc, i furbetti lombardi: dal consulente in Ferrari al narcotrafficante, le storie più belle

    Percepivano il reddito di cittadinanza ma guidavano Porsche e Ferrari, qualcuno aveva conseguito vincite alle scommesse sportive per migliaia di euro o faceva il narcotrafficante per la ‘ndrangheta. Tra coloro che nel 2021 hanno percepito indebitamente il reddito di cittadinanza in Lombardia ci sono storie particolari. A rivelarlo i dati raccolti dalla Guardia di Finanza e relativi ad alcune operazioni effettuate nell’ultimo anno tra le province lombarde. Tra le operazioni più recenti c’è quella che risale all’ottobre scorso a Brescia, che ha permesso di denunciare 117 persone che hanno percepito il reddito di cittadinanza senza averne diritto e quantificabile in diverse centinaia di migliaia di euro.  

    Nonostante qualcuno fosse sottoposto a detenzione o destinatario di misura cautelare personale ha percepito lo stesso il sussidio. Tra questi spicca il caso di uno straniero che, oltre ad essere stato colpito dalla misura cautelare degli arresti domiciliari, è risultato proprietario di ben 3 auto di lusso, tra cui una Porsche di recente immatricolazione e di elevato valore commerciale. Sempre a Brescia, i finanzieri hanno ‘stanato’ 23 persone che hanno percepito, senza averne titolo, erogazioni per oltre 180mila euro. Tra loro un consulente fiscale di 46 anni che lavora tra la Svizzera e l’Italia, che ha richiesto il reddito di cittadinanza all’Inps, percependo, da maggio 2019 a novembre 2020, un totale di oltre 14mila euro.  

    Peccato che dagli approfondimenti sia emerso come il professionista fosse stato fermato alla frontiera con la Svizzera alla guida di una Ferrari 458 cabriolet presa a noleggio. Inoltre, nel periodo in cui ha percepito le risorse pubbliche destinate a soggetti in particolare stato di bisogno e prive d’impiego lavorativo, l’uomo ha incassato vincite attraverso scommesse sportive per 23mila euro. Disponibilità finanziarie che, naturalmente, si è ben guardato dal comunicare all’Inps. Così come ha omesso di dichiarare i redditi percepiti nell’ambito della propria attività professionale.  

    A Pavia, invece, ad aprile i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e dello Scico, hanno scoperto durante un’operazione che ha smantellato un’organizzazione di narcotrafficanti collegata alla ‘ndrangheta, che alcuni degli arrestati avevano richiesto e percepito anche il reddito di cittadinanza. Tra i casi più emblematici c’è infine quello di Lecco, dove le fiamme gialle hanno denunciato 70 persone per circa 500mila euro di indebite percezioni.  

    Trentasette di loro erano di origine extracomunitaria, 30 non avevano il requisito della residenza, 12 avevano una interdizione perpetua dai pubblici uffici e 8 non hanno comunicato di avere un familiare convivente in stato di detenzione. Alcuni non avevano invece indicato tutti i redditi percepiti o vincite a giochi online o il possesso di immobili e auto di lusso, mentre altri sono stati individuati mentre lavoravano in ‘nero’. Tra i denunciati a Lecco anche una persona colpita da interdizione perpetua dai pubblici uffici in quanto condannata in via definitiva per associazione di tipo mafioso.