“I regolamenti di Camera e Senato hanno forza di legge, e l’introduzione del Green Pass in aula è stata decisa senza il voto a maggioranza del Senato. Per questo, insieme agli onorevoli Giarrusso e Martelli, ho avviato la procedura per il ricorso alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato, al fine di verificare se questo iter di applicazione della normativa sul Green Pass sia conforme a quanto previsto dalla Costituzione”.
Non si arrende il senatore Gianluigi Paragone il quale, mai domo, prosegue con convinzione e tenacia la sua battaglia contro l’obbligatorietà del green pass.
Paragone: “In Parlamento devono essere rappresentate e tutelate anche le ragioni del dissenso alle politiche del Governo”
A ‘scatenare oltre’ il senatore, l’estensione dell’obbligatorietà del certificato verde anche in Parlamento. Un punto sul quale il leader di Italexit ha le idee abbastanza chiare: “I parlamentari sono rappresentanti della Nazione e devono essere liberi di esprimere il proprio mandato senza vincoli di alcun genere. In Parlamento – conclude quindi il senatore – devono essere rappresentate e tutelate anche le ragioni del dissenso rispetto alle politiche del Governo“.
Max