Una installazione ispirata all’imaging diagnostico esposta al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai perché “Guardare oltre non basta, bisogna ‘essere’ oltre”. E’ con questo mood che il Gruppo Bracco presenta all’esposizione universale di Dubai “The beauty of imaging”, un grande elemento totemico antropomorfo con il quale il Gruppo Bracco, Official Gold Sponsor del Padiglione Italia, rafforza all’esposizione universale il “modello italiano di ricerca e innovazione nel comparto delle scienze della vita” con “soluzioni all’avanguardia in materia di salute, sicurezza e prevenzione, a iniziare dall’applicazione dell’intelligenza artificiale alla diagnostica per immagini”.
Il totem antropomorfo “The beauty of imaging” è un gigante che prende ispirazione dalle proporzioni greche classiche dei Bronzi di Riace con un forte richiamo al genio di Michelangelo, a Giovanni Battista Bracelli, incisore e pittore del ‘600, fino ad arrivare al ‘900 e alla rielaborazione delle forme di Picasso. La grande installazione multimediale é all’insegna del connubio arte e scienza e mostra ai visitatori di tutto il mondo contenuti scientifici multimediali, rendendoli consapevoli dell’importanza della medicina predittiva e personalizzata e in particolare dell’imaging diagnostico, una delle scoperte più rilevanti nella medicina contemporanea.
Il Gigante di Bracco è alto 4 metri ed è composto da 82 schermi, suddivisi in 225 mattonelle Led ad altissima risoluzione. Un’opera di grande impatto emozionale che racconta ai visitatori di Expo la straordinaria bellezza del corpo umano, osservandolo dal suo interno “come siamo abituati a fare noi che siamo leader mondiale nel settore dell’imaging diagnostico” sottolinea la presidente e Ceo del Gruppo Diana Bracco che nel 2015 è stata Presidente di Expo 2015 spa e Commissario Generale di Padiglione Italia.
“Oggi stiamo vivendo con l’integrazione tra la biologia molecolare, le biotecnologie e il digitale una rivoluzione che cambia profondamente la medicina. E l’Italia di questa rivoluzione è un hub pulsante, avendo un network diffuso su tutto il territorio nazionale di valide strutture di ricerca pubbliche e private e di imprese innovative che sono la vera punta di diamante del nostro sistema industriale e rappresentano più del 10% del Pil” afferma ancora la Ceo del Gruppo Bracco che a Expo Dubai, il 24 novembre prossimo, in occasione del National Day dall’Italia, sosterrà anche il grande concerto dell’Accademia della Scala che si svolgerà alla presenza delle massime autorità italiane e internazionali.
Diana Bracco osserva che “la medicina è ormai sempre più personalizzata non solo per la diagnosi, ma anche per la prognosi e per indirizzare la terapia più efficace per il singolo paziente. Per questo Bracco sta investendo molto anche nell’innovazione digitale, nei tool di intelligenza artificiale per l’analisi delle immagini radiologiche”. “Il rapporto tra salute, medicina e tecnologia è destinato a essere sempre più stretto e la progressiva ibridazione dei saperi permetterà la transizione alla cosiddetta ‘Medicina delle 4P’: predittività, prevenzione, partecipazione e personalizzazione”.
“Il Gruppo Bracco assicura alla partecipazione dell’Italia a Expo 2020 Dubai – rileva il commissario italiano Paolo Glisenti – un contributo altamente dimostrativo delle migliori competenze italiane per la salute nel campo della diagnostica per immagini, che è oggi fattore di grande innovazione nel modello multidisciplinare delle attività terapeutiche, che il contesto della pandemia sta rendendo di importanza strategica per l’umanità”.
Come un esploratore, il Gigante di Bracco che si può visitare presso il Padiglione Italia in Expo 2020 Dubai fino al 31 Marzo 2022, è stato progettato dallo Studio Giò Forma, Mauro Belloni e Cromazoo e ‘The Beauty of Imaging’ è un portale immaginifico che accompagna il visitatore in un lungo viaggio. Il percorso comincia da ciò che è visibile e si spinge, in una esplorazione ‘senza mappa’, all’interno del corpo umano fino agli elementi più infinitesimali che lo costituiscono. In quei luoghi, in una rappresentazione a cavallo tra reale ed evocativo, si scoprono bellezza e armonia, e si traccia la narrazione di una delle scoperte più rilevanti della medicina contemporanea: l’imaging diagnostico.
Racconta Florian Boje dello studio Giò Forma: “Noi ci siamo chiesti, ‘What If’, se fosse possibile, se potessimo andare oltre, nel futuro e nelle immagini. L’azienda Bracco, ci ha messo in condizione di collaborare con dei talenti e come team abbiamo il compito e l’occasione di creare meraviglia. Cerchiamo di aiutare proprio quel momento magico in cui una cosa ordinaria, come la figura umana o le immagini, diventa meraviglia, diventa straordinaria”. Mauro Belloni spiega infine che “con questa installazione abbiamo voluto giocare con una provocazione, abbiamo chiamato l’osservatore a muoversi in un campo a cavallo del reale e dell’irreale”.
E mentre ‘The Beauty of Imaging’ svetta all’Expo di Dubai, la presidente del Gruppo Diana Bracco guarda già avanti, alla candidatura della città di Roma lanciata dal premier Mario Draghi come prossima sede dell’Esposizione Universale del 2030. “Ce la possiamo fare, i miei migliori auguri all’Italia” commenta Diana Bracco che ricorda il suo impegno come presidente di Expo 2015 e come commissario generale per il Padiglione Italia. “L’Expo di Milano – confessa ora – è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto nella vita”.