Circa 150 persone hanno partecipato alla partecipato protesta organizzata dal Comitato No Inceneritore davanti all’ingresso della discarica di Roncigliano. Molti i cittadini che, nonostante la giornata festiva, hanno dunque deciso di scendere in piazza alimentando così il presidio permanente per la chiusura della discarica di via Roncigliano, nel territorio di Albano, preoccupati dai dati Arpa Lazio relativi all’inquinamento dei pozzi all’interno del sito.
I membri del Comitato No Inceneritore hanno protestato all’arrivo dei camion con le tonnellate di rifiuti romani. La protesta si sposterà poi, tra tre settimane, il 20 novembre di fronte al Campidoglio con l’obiettivo di chiedere al neo sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, di non inviare più i rifiuti romani alla discarica di Cecchina. Anche i sindaci di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, ed Ardea, Mario Savarese, hanno deciso di costituirsi nel ricorso TAR per il Lazio promosso dall’Associazione “Salute Ambiente Albano” e da altri quindici fra comitati e associazioni del territorio per la chiusura della discarica di Roncigliano.
L’udienza preliminare quest’oggi in cui si chiede lo stop immediato e urgente all’ordinanza firmata dalla ex sindaca Virginia Raggi che ha imposto dal 2 agosto scorso il riavvio del 7° invaso della discarica di Albano è solo l’ultimo step di una vicenda annosa, La tra stop ai TIR, manifestazioni, istante e ricorsi, e il rigetto del ricorso per la chiusura da parte del Consiglio di Stato che era stato fatto dal Comune di Albano. Ne è scaturito un Presidio permanente per la chiusura della discarica con azioni a sostegno del grave inquinamento ambientale della zona e la richiesta di chiusura della discarica di via roncigliano.