Sei un tifoso della Lazio? Allora qui a Marsiglia non puoi entrare. Potrebbe essere questa l’ipotetica risposta di un agente della gendarmeria francese a un tifoso biancoceleste in visita nella città della Provenza. E poco importa se quel tifoso fosse lì per altri motivi, e non per assistere alla gara tra Marsiglia e Lazio di Europa League in programma giovedì.
Almeno è quello che si evince dall’ordinanza firmata dal Ministro degli Interni francese Gerald Darmanin che per una serie di motivi “originali” ha vietato l’ingresso in città a tutti i tifosi della Lazio: “Ai tifosi della Lazio è proibito recarsi a Marsiglia, sia a titolo individuale che in gruppo, e con ogni mezzo – si legge nell’ordinanza -. A loro sarà vietato l’ingresso in ogni punto di frontiera francese, stradale, portuale, ferroviario e aeroportuale e anche nell’area metropolitana di Marsiglia”.
Il divieto di trasferta ai tifosi biancocelesti era previsto, anche atteso, le motivazioni però, no: “A causa del comportamento violento di certi gruppi di tifosi della Lazio, che regolarmente creano problemi nei centri cittadini e nei dintorni degli stadi dove si gioca”. L’ordinanza fa poi riferimento all’abitudine di alcuni tifosi laziali di “intonare canti fascisti e di fare il saluto nazista”. Il ministero francese ha poi ricordato gli scontri avvenuti a Marsiglia nel 2018.
Motivazioni a cui la Lazio ha risposto con un duro comunicato: “La decisione del ministero dell’Interno francese di vietare in via precauzionale la trasferta nella città di Marsiglia ai tifosi della Lazio non sorprende ed è in linea con quanto già deciso dalle autorità italiane nella partita d’andata. A stupire sono piuttosto le modalità di applicazione dell’ordinanza su scala nazionale e le sue ingiustificabili motivazioni (di cui è stata data notizia anche sui tg nazionali): la Lazio non può accettare un’offesa gratuita a tutta la tifoseria biancoceleste ed alla società stessa, che ha sempre combattuto con azioni concrete i comportamenti violenti ed ogni tipo di discriminazione, dentro e fuori gli stadi”.
Continua la nota del club biancoceleste: “La Società Sportiva Lazio ha sempre posto in essere iniziative tese a promuovere i principi valoriali dello sport ed il superamento di tutti gli steccati di carattere sociale, culturale, economico, etnico e religioso come è stato ampiamente riconosciuto anche ai massimi livelli istituzionali. Abbiamo visto peraltro che la violenza negli stadi è un fenomeno purtroppo ancora diffuso e preoccupante, a partire da quanto è accaduto recentemente proprio al Velodrome di Marsiglia. Ci attendiamo quindi un chiarimento da parte delle istituzioni francesi ed una presa di posizione netta della nostra diplomazia verso espressioni di qualunquismo che dovrebbero indignare tutti gli italiani, a prescindere dall’essere tifosi o meno e dai colori delle proprie bandiere”.