E’ ormai cosa nota come gli opposti finiscano puntualmente per attrarsi reciprocamente, in un vorticoso e spesso ‘scoppiettante’ crescendo di amore-odio.
E’ il caso, guarda caso, del Pd ed Italia Viva che, come ‘Caino e Abele’, continua ad azzuffarsi intorno a ragioni ‘teoricamente’ condivisibili, ma distanti nella forma.
Così l’astuto Renzi, che ha fatto crollare il Conte bis con la stessa facilità e disinvoltura di un bimbo ‘dispettoso’ che soffia sulla casa di carte del compagno, allo stesso modo oggi viene additato malamente dal Pd – ‘vittima’ designata – quale responsabile del naufragio del Ddl Zan.
Letta: “Ieri si è sancita una rottura con Italia Viva, anche una rottura di fiducia”
Puntuale infatti, via radio, stamane Enrico Letta ha subito rivendicato l’ennesimo torto subito: ”Nella giornata di ieri si è sancita una rottura, anche una rottura di fiducia, a tutto campo. Italia Viva ma complessivamente con la parte che ha votato in quel modo“. Come spiega il segretario dem, “Dopo il voto della tagliola Italia viva immediatamente ha cominciato a prendersela con noi. Chi reagisce così ha qualcosa da nascondere. Una reazione così vocale, sguaiata, la dice lunga”.
Letta: “Era una trappola costruita per far saltare tutto, quello era l’obiettivo sin dall’inizio”
Poi, ha aggiunto Letta, ”In tanti mi hanno detto che avremmo dovuto negoziare. Ma al di là di tatticismi, le reazioni di ieri chiariscono tutto. L’applauso sgangherato del Senato dimostra che coloro che hanno affossato il ddl non volevano alcun ddl Zan. Ieri chiaramente era una trappola costruita per far saltare tutto, quello era l’obiettivo sin dall’inizio, non c’era volontà di mediare e trovare una sintesi. Se, come io penso e spero, partirà una iniziativa di raccolta firma per un disegno di legge d’iniziativa popolare, noi saremo accanto a quella raccolta firme. Siamo disponibili a mettercela tutta per un disegno di legge popolare che riprenda il ddl Zan. Il Paese è molto più avanti del Parlamento che ha dimostrato di avere gli occhi, i piedi e il cuore al Novecento. Noi andiamo avanti“.
Letta: “Il voto segreto è stato l’altro elemento di quanto accaduto, si abbia il coraggio delle proprie scelte”
Poi Letta aggiunge che “Il voto segreto è stato l’altro elemento di quanto accaduto sul ddl Zan, dunque, si abbia il coraggio delle proprie scelte”. Il segretario parla però come se il Pd fosse stato lì, ‘innocentemente’ passivo ad assistere, e prosegue aggiungendo ”che ieri si siano fatti molti giochi politici, hanno tentato di giocare il secondo tempo della sconfitta delle amministrative sulla pelle delle persone. E’ stata una prova generale dei giochi politici per il Quirinale, ma io ribadisco, di Quirinale si parla l’anno prossimo, quando saremo vicini alla scadenza. Adesso, con tutte le cose davanti che ci sono, ci si concentri sulle cose da fare per il Paese e si evitino questi giochi o giochini politici, messaggi incrociati e in codice”.
Letta: “L’Italia si è allineata alla Polonia e all’Ungheria, è triste perché si stava riallineando all’Europa”
Quindi, dopo aver silurato ‘l’inviso Renzi’, il segretario del Pd, ‘costretto’ a questo punto a ‘dover die anche qualcosa di sinistra’, spara a raffica random, pontando però verso una precisa direzione: ”L’Italia si è allineata alla Polonia e all’Ungheria. E questo è triste perché l’Italia si stava riallineando all’Europa. L’immagine dell’applauso sgangherato dopo il voto è l’immagine di cosa sarebbe il nostro Paese se ci fosse una maggioranza guidata da Salvini e Meloni. Io sono orgoglioso di stare dall’altra parte”.
Forse sarebbe ora che il Pd iniziasse fare politica ‘attiva’ e non passiva, ‘poggiandosi’ sempre sugli altri…
Forse sarebbe finalmente ora che il Pd realmente prendesse in mano le redini, ‘affrontando’ soprattutto i suoi presunti ‘alleati’. Anche perché col centrodestra che ha costituito un coriaceo ‘triumviro’, c’è ben poco da fare se non assicurarsi quanto prima amici leali e fedeli. Non è più credibile assistere prima al ‘trionfalismo’ del dopo comunali, e dopo al vittimismo del voto segreto per giunta, rispetto ad un tema così voluto – come il ddl Zan – miseramente fallito…
Max