Eccoci al consueto appuntamento settimanale con il monitoraggio della curva epidemiologica, condotta dalla cabina di regia in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità (Iss).
Iss: “Aumenta lievemente l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero”
Dunque, leggendo la nota relativa all’Rt nazionale, questo risulta essere allo 0.86, dunque “al di sotto della soglia epidemica e in leggero aumento rispetto alla settimana precedente” (0.85). Come spiega infatti l’Iss:”Aumenta lievemente l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero“.
Iss: “L’incidenza questa settimana risulta essere in lieve risalita: 34 per 100mila abitanti”
Per quel che riguarda invece l’incidenza settimanale, aggiunge ancora l’Iss, “A livello nazionale è in lieve risalita: 34 per 100mila abitanti (15 –21 ottobre) contro 29 per 100mila abitanti (8-14 ottobre), dati flusso Ministero Salute. L’incidenza si trova al di sotto della soglia settimanale di 50 casi ogni 100mila abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti”.
Iss: “Negli ospedali il tasso di occupazione cala sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive”
Fortunatamente continua invece a non destare particolari preoccupazioni negli ospedali dove, si legge, ”Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 3,7% (rilevazione giornaliera del ministero della Salute). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce al 4,2%”.
Iss: “In calo la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti”
Altro dato essenziale, è l’entità dei tracciamenti. Ebbene, scrive l’Iss, ”La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (33% contro 34% la scorsa settimana). In aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (4.759 contro 4.551 della settimana precedente). È in leggero aumento invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% contro 47%). Resta stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (19% contro 19%)”.
Iss: “È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi”
Dunque, commenta il report diffuso dalla cabina di regia: “È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”. Dal canto loro, gli esperti raccomandano “una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria, in particolare nelle categorie a rischio, anche attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti”Covid: risale lievemente l’incidenza, così come l’Rt, ma sempre sotto la soglia critica. L’iss: “Ospedali al sicuro”
Iss: “Abruzzo, Campania, Friuli-Venezia Giulia, e Piemonte risultano essere a rischio moderato”
Infine, alla luce di queste nuove rilevazioni, sono attualmente 4 (fra Regioni e province autonome), a risultare “a rischio moderato: Abruzzo, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte. Le restanti risultano classificate a rischio basso. Una Regione riporta un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza”.
Max