I morti per covid, tra i non vaccinati, sono 23 volte di più rispetto alle persone che avevano ricevuto 2 dosi di vaccino. E’ il quadro delineato dai dati Iss relativi al periodo tra l’1 febbraio e il 5 ottobre 2021. In 8 mesi, sono stati 38.096 i morti con positività al coronavirus. Tra questi, 33.620 non avevano ancora ricevuto neanche una dose di vaccino anti-Covid, mentre 1.440 sono i decessi di persone vaccinate con ciclo completo (3,7% del totale del periodo considerato).
In pratica, i morti che risultano non vaccinati sono 23 volte di più di quelli che avevano la doppia dose e sono stati ugualmente stroncati dal virus, come emerge da un approfondimento contenuto nel report periodico sui decessi dell’Istituto superiore di sanità (Iss), pubblicato oggi, e basato sull’analisi di un campione di 671 cartelle cliniche di morti avvenute nell’arco temporale analizzato.
L’analisi delle caratteristiche dei deceduti indica che la presenza di cardiopatie (cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale e scompenso cardiaco), di demenza e di cancro si è dimostrata più alta nel campione di vaccinati.
Sono ‘iperfragili’ e hanno un’età media più alta le persone morte per Covid dopo aver ricevuto il vaccino: più di 85 anni (85,5), è il dato riportato nell’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità (Iss), contro 78,3 anni dei non vaccinati. Anche il numero medio di malattie osservate “è significativamente più alto” nei vaccinati: 5 patologie preesistenti contro 3,9 dei non vaccinati.