Distanza tra correnti e scontro concettuale tra alcune frange dei democratici: per il sindaco Marino una situazione da gestire con le molle, con la conseguenza, in tema bilancio, di una plausibile apertura di dialogo con la minoranza dell’opposizione.
L’amministrazione capitolina naviga su acque agitate che inducono alla riflessione: benché non trapeli preoccupazione, c’è un canale interpretativo che induce a pensare come, in caso di atteggiamenti ostruzionistici, dalle parti dell’aula Giulio Cesare qualcuno, nel centrosinistra, o più di qualcuno in realtà, sia pronto a guardare all’opposizione come elemento di dialogo. Col precedente del 2013 (la manovra era stata approvata fuori tempo massimo, con lettera di diffida del prefetto, e grazie a un espediente regolamentare che ha cancellato decine di migliaia di ordini del giorno presentati dallopposizione, causando anche alcuni ricorsi al Tar, n.d.r.), il sindaco potrebbe tentare un dialogo preventivo con la minoranza in aula al fine di trovare terreni d’intesa e punti condivisi ad ampio raggio da inserire nella delibera, addolcendo così l’atteggiamento del centrodestra sul sul bilancio e delibere propedeutiche.
L’operazione di Marino prevede incontri singoli con i capigruppo dellopposizione: è stato già tempo di colloqui con Alessandro Onorato della lista Marchini, Quarzo (Forza Italia) e Ghera (Fratelli dItalia), ed altresì con Roberto Cantiani (gruppo misto). L’idea è procedere con gli altri, magari partendo da Sveva Belviso del Nuovo Centro Destra. Ciò a cui fa riferimento il primo cittadino è il senso di responsabilità in aula, e la ricerca di una condivisione il più ampia possibile.
Noi siamo pronti a ragionare su alcuni punti importanti per il futuro della città – spiega Quarzo – in primis bisogna riformulare i fondi per Roma Capitale, gli unici spendibili sul fronte degli investimenti, poi fare la manovra urbanistica. Non è il solo. Cantiani si dimostra aperto all’idea, a patto il sindaco porti avanti un bilancio senza aumentare tasse e imposte a carico dei romani.
Restano variegate le posizioni: perchè se Onorato promette opposizione dura, Ghera si aspetta dal Campidoglio un cambio di rotta facendo riferimento ad una maggior tutela per i dipendenti capitolini, e auspicandosi assunzioni per i vincitori di concorso e nessuna epurazione in Atac e Ama, taglio dei compensi degli alti dirigenti e dei benefit in eccesso. E poi c’è la Belviso che afferma di voler portare all’attenzione del sindaco il nostro documento di proposte, che nasce da una serie di incontri con tutte le realtà cittadine: su questa base, siamo pronti a fare unopposizione costruttiva.
E intanto, Marino oggi riceve Silvia Scozzese, prossimo assessore al bilancio per fare il punto su manovra e piano di rientro.