“Accogliamo con favore la decisione di CureVac di focalizzarsi sulla promettente tecnologia per un vaccino a mRna di seconda generazione che stiamo sviluppando insieme, poiché nei test preclinici ha mostrato un forte miglioramento rispetto al candidato vaccino di prima generazione di CureVac (CVnCoV)”. Lo sottolinea lo scienziato italiano Rino Rappuoli, Head of Vaccines R&D di Gsk, nella nota in cui la tedesca CureVac annuncia la decisione di ritirare CVnCoV dall’attuale iter di approvazione in corso all’Agenzia europea del farmaco Ema, per concentrarsi sullo sviluppo dei candidati vaccini a mRna di seconda generazione ai quali sta lavorando in collaborazione con la britannica Gsk.
L’alleanza CureVac-Gsk contro Covid-19 si basa su una partnership strategica relativa alla tecnologia dell’Rna messaggero, che le due società hanno avviato nel luglio 2020 con diversi obiettivi nel campo delle malattie infettive. Una cooperazione che è stata recentemente estesa – si ricorda nella nota – con la messa in campo di risorse aggiuntive da parte delle due aziende. Le attività di sviluppo congiunto riguardano vaccini a mRna ottimizzati di seconda generazione, che offrono il potenziale di colpire diverse varianti del coronavirus Sars-CoV-2, nonché di prevenire diverse malattie con un’unica iniezione e di offrire forme di somministrazione migliorate.