Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS Tasse: nel 2022 dalle Entrate arriveranno 150 mln di cartelle esattoriali relative...

Tasse: nel 2022 dalle Entrate arriveranno 150 mln di cartelle esattoriali relative al periodo della pandemia

E’ vero che nei bui e luttuosi giorni del primo lockdown, quando il Paese venne scosso da un’emergenza sanitaria devastante, ‘pensare’ a pagare i tributi era l’ultimo pensiero degli italiani. Così si pensò bene di ‘congelare’ tale ‘dovere’, soprattutto per dare un po’ di respiro a quanti inguaiati dal fermo lavorativo.

Cartelle esattoriali, economicamente oggi non stiamo certo meglio rispetto all’avvento della pandemia

Ora però, passata l’emergenza sanitaria – ma non quella economica – ‘l’acerrima nemica dei cittadini’, l’Agenzia delle Entrate, si è ‘rimessa’ in moto riprendendo esattamente la da dove si era fermata.

Che poi per la maggior parte degli italiani l’economia sia rimasta nel migliore dei casi identica (se non peggiorata ulteriormente), non glie ne può fregare nulla a nessuno.

Ruffini: “Le cartelle relative al periodo 2020-2021 interessano ‘circa 18 milioni di contribuenti”

Così oggi Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, nell’ambito di un forum al quale ha partecipato, ha annunciato che ’’Le cartelle esistenti in questo momento credo che siano attorno a 140-150 milioni’’ e, nello specifico, ha aggiunto, ”Le cartelle relative al periodo 2020-2021 interessano ‘circa 18 milioni di contribuenti” di cui “la maggior parte sono persone fisiche”.

Ruffini: “L’anno prossimo si inizierà a spedire le cartelle formate durante il periodo della pandemia”

Dunque, ha affermato il direttore delle Entrate, ’’L’anno prossimo si inizierà a spedire le cartelle formate durante il periodo della pandemia”. Poi però, come abbiamo avuto modo tutti di constatare ‘tra una maledizione e l’altra’, Ruffini ha anche ricordato che, “Dal primo settembre è ripreso in maniera molto progressiva l’invio delle cartelle, ‘a partire da quelle più risalenti” che risalgono a prima della pandemia. Insomma, ha aggiunto, ”Piano piano stiamo ricominciando, dopo un periodo lunghissimo di sospensione corrispondente al momento più drammatico del Paese, e quindi alla corretta scelta di sospendere, l’invio non solo delle cartelle ma di tutti atti dell’amministrazione finanziaria”.

Ruffini: “Cartelle che durante la pandemia non potevano essere spedite”

Del resto, ha spiegato, “Durante la pandemia i ruoli si sono formati, gli enti creditori hanno avvertito l’Agenzia della riscossione, e tutti questi ruoli e crediti, che venivano consegnati, rimanevano in un cassetto e venivano formate delle cartelle che non potevano essere spedite’’. Come dire, fosse stato per loro le avrebbero spedito senza problemi: quale è il problema?

Max