“I reati che mi sono stati contestati sono molto gravi ma la realtà non è così. Anche prima di questa sentenza non ho mai voluto creare degli alibi o contestare, ma mi sembra tutto così assurdo perché la storia vera non è così. La descrizione dei fatti che è stata fatta è totalmente difforme dalla realtà. Il mio livello di sofferenza è molto forte perché hanno stravolto la realtà”. Così l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano a Otto e mezzo su La7.
“Viene escluso il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina perché così non sembra un’accanimento politico verso un’idea di accoglienza… C’è stata una persecuzione non verso di me come persona, ma dell’idea che rappresento. Rifarei tutto. Questo processo non ci doveva proprio essere. Io ho dato la mia vita per cercare di dare un contributo alla mia terra, per il disagio sociale. E tutto questo si è incrociato con l’accoglienza”, ha aggiunto Lucano.
“Posso anche andare in carcere e pagare (anche se non ne ho la possibilità), ma non posso accettare il tentativo di denigrazione morale della mia immagine. Quello che più mi amareggia é il tentativo di denigrazione e di delegittimazione morale, é come distruggere la mia anima… Io sono entrato dentro il sistema, che vuole annullare un’idea, un’idea che ho portato avanti e che riguarda non solo me ma tantissime persone… Io rivendico giustizia, con orgoglio”, ha concluso.