Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa riguardante la protesta dei lavoratori USB pubblico impiego durante l’inaugurazione del Forum della Pubblica Amministrazione da parte del Ministro Maria Anna Madia: Una trentina fra delegati e lavoratori della USB Pubblico Impiego hanno interrotto questa mattina a Roma lintervento del Ministro Maria Anna Madia allinaugurazione del Forum P.A. per contestare lannunciata riforma del settore pubblico.
I manifestanti hanno srotolato uno striscione con la scritta: Contratti, assunzioni, servizi. 19 Giugno sciopero generale Pubblico Impiego, distribuendo un comunicato con le ragioni della protesta insieme allormai famoso Renzino da 80 euro, che verrà percepito in misura diversa solo da 10/15% dei lavoratori pubblici. In questo modo abbiamo inteso rispondere alla domanda al centro del convegno presieduto dal ministro Madia, Quale P.A. per unItalia più semplice e più giusta? – spiega Daniela Mencarelli, dellEsecutivo nazionale USB Pubblico Impiego. Noi vogliamo una pubblica amministrazione che offra ai cittadini servizi sempre più qualificati e non sia asservita alle imprese – prosegue la dirigente sindacale – invece la riforma annunciata da Renzi e Madia non si preoccupa affatto far funzionare meglio la P.A. e, in continuità con i tagli allo Stato Sociale e con lattacco ai diritti dei lavoratori attuata dai precedenti governi, prevede larretramento dello Stato dai territori, il demansionamento dei lavoratori e il potenziamento della mobilità coatta, mentre non ci sono proposte di recupero dei servizi soppressi o esternalizzati. Rivendichiamo il diritto dei lavoratori pubblici ad avere il rinnovo del contratto afferma Mencarelli e quello dei 250.000 precari ad essere stabilizzati. Lo Stato torni ad essere promotore di buona occupazione, investendo sulla messa in sicurezza del territorio e sulla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. Su queste rivendicazioni abbiamo proclamato lo sciopero generale il prossimo 19 giugno. Uno sciopero che interesserà non solo i lavoratori pubblici precisa Mencarelli – ma anche tutti quei dipendenti di aziende private che operano nel settore pubblico, fornendo direttamente o indirettamente servizi alla cittadinanza. A chi ci dice che non ci sono risorse economiche avverte la sindacalista – indichiamo i 160 miliardi annui di evasione fiscale e i 60 miliardi di costo della corruzione. Si vadano a recuperare quelle risorse, assumendo personale in misura adeguata ad attuare una vera lotta allevasione fiscale e contributiva e alla corruzione pubblica, conclude Mencarelli.