Si ferma a 37 la striscia di risultati utili consecutivi dell’Italia. Luis Enrique alla vigilia l’aveva suggerito: “Primo o poi dovranno perdere”. Mancini sperava che lo stop arrivasse tra qualche tempo. Invece è stata proprio la Spagna a estromettere gli Azzurri dalla Nations League. La squadra di Luis Enrique passa in finale e all’ultimo atto se la vedrà contro una tra Francia e Belgio.
Il remake meno nobile della semifinale dell’Europeo va alle Furie Rosse, brave a dettare ritmi e mettere sotto i nostro con il palleggio. L’Italia è lontana dalla versione estiva, quella bella e vincente. Gli uomini migliori hanno steccato: Insigne e Jorginho non hanno inciso, Bonucci ha abdicato troppo presto, per un ingenuo doppio giallo.
Poco male: Mancini ora ricorderà il sapore della sconfitta, che non assaporava col suo retrogusto amaro dal 2018. Servirà da lezione per ripartire meglio, perché la corsa al Mondiale è ancora aperta. “Le partite sono così, a volte certe episodi le condizionano. Il primo tempo poteva finire 1-1, è un dispiacere perdere così, ma questa sconfitta ci dà grande forza morale”, ha detto il ct azzurro dopo la sconfitta.
“Potevamo rimanere in 11 – aggiunge il tecnico – la Spagna gioca benissimo ma noi abbiamo fatto un errore che a questi livelli si paga. L’espulsione di Bonucci? Non l’ho vista, ma Leo doveva fare attenzione sulla prima ammonizione: non doveva protestare. Nel secondo tempo siamo stati bravissimi nel non subire gol in inferiorità numerica e segnarne uno”, conclude Mancini.