“Anziano? Ricordo che senza memoria storica non si può costruire il futuro”. A 86 anni, Ciriaco De Mita riparte per l’ennesima avventura della sua lunghissima vita politica, cominciata negli anni ’60 e culminata tra il 1982 e il 1989, quando guida da segretario la Democrazia Cristiana e, dall’aprile 1988 al luglio 1989, è anche presidente del Consiglio. Oggi è stato eletto sindaco di Nusco, il piccolo centro dell’Alta Irpinia dove è nato ed ha sempre mantenuto la residenza: “Sarà un compito impegnativo”, dice, visibilmente commosso per il risultato (80 per cento dei consensi) e l’affetto tributatogli dopo lo spoglio dai suoi concittadini-elettori. De Mita, europarlamentare uscente dell’Udc, guarda con un sospiro di sollievo ai risultati italiani. “Ero preoccupato per i dati che davano Grillo in forte ascesa. Il fatto che sia stato sostanzialmente ridimensionato impedisce che possa combinare altri danni. Anche per questo faccio i miei auguri a Matteo Renzi”. Quello stesso Renzi che, in un quadro politico completamente diverso, un quarto di secolo dopo riveste lo stesso doppio incarico di premier e leader del partito di maggioranza relativa che fu a suo tempo di De Mita. Dopo essere stato festeggiato ai seggi elettorali, De Mita torna nella sua villa alle porte del paese dove molte decine di persone sono accorse per congratularsi per la vittoria, ottenuta ancora una volta in una lista con lo scudocrociato nel simbolo: ieri la Dc, oggi l’Udc. “Ci aspetta un lavoro impegnativo, che porteremo avanti coinvolgendo intanto tutta la nostra comunità”.