Chiama un taxi, indicava la direzione al conducente, ma il suo vero scopo era rapinarlo dellincasso prima che l’auto a pagamento ripartisse. Il giovane puntava alla schiena della vittima un oggetto appuntito e contemporaneamente, con un marcato accento romano, lo minacciava di consegnargli il denaro per poi dileguarsi. A distanza di pochi giorni sono finite sulla scrivania degli investigatori del Commissariato San Basilio due denunce fotocopia. Stessa dinamica e corrispondenze nella descrizione e nelle caratteristiche del responsabile. In particolare, una delle vittime aveva notato la presenza di un tatuaggio, tra lindice ed il pollice della mano destra del rapinatore. Gli investigatori infatti ricordavano una loro ’vecchia conoscenza’ con un tatuaggio del tutto simile a quello descritto dalla vittima. Nel corso degli accertamenti sono quindi emersi ulteriori riscontri nei confronti di un 23enne romano, già noto alle forze dellordine per precedenti di Polizia riguardanti le sostanze stupefacenti.°