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    Covid, il medico no vax: “Reddito cittadinanza a chi sospeso da lavoro perché senza green pass”

    “Reddito di cittadinanza a chi è sospeso dal lavoro perché sprovvisto di Green pass”. E’ il grido che si alza dal fronte dei no-vax e di uno dei loro leader Mariano Amici, il medico sospeso, senza stipendio, dal servizio dalla competente Asl territoriale poiché, nonostante i ripetuti solleciti, non ha voluto sottoporsi alla vaccinazione, contravvenendo all’articolo 4 del DL 44/2021. “Trovo giusto che chi viene sospeso dal proprio lavoro e privato dello stipendio venga in qualche modo indennizzato. E’ stato sospeso ingiustamente, perché il green pass non impedisce la diffusione del virus. Dategli quindi il reddito di cittadinanza”.  

    “Il cittadino che non vuole vaccinarsi – spiega Amici – deve avere le stesse garanzie di chi percepisce il reddito di cittadinanza, che non perde l’assegno di mantenimento anche se sprovvisto di green pass. Non è giusto che i cittadini percepiscano un reddito senza lavorare e credo che lo stato dovrebbe indurre chi lo percepisce ad andare a lavorare. Ma se mi sospendi lo stipendio perché sono un no vax, allora devi darmi le stesse garanzie di chi percepisce il reddito di cittadinanza, che non perde il proprio reddito anche se sprovvisto di certificazione verde”.  

    Amici ribadisce: “Il green pass non ha ragione d’essere. Non è garanzia di impedimento di diffusione del virus. E’ solo un tentativo di ricatto per far vaccinare le persone e questo non deve avvenire. Ha introdotto una vera e propria discriminazione tra vaccinati e non vaccinati. Ma i vaccinati possono trasmettere la malattia e si ammalano con frequenza pertanto dovrebbero essere sottoposti a tampone per lavorare come i non vaccinati. Se ciò avvenisse – conclude – vedremmo chiaramente che i positivi sono più spesso vaccinati che non”. 

    (di Roberta Lanzara)