No a denunce e tantomeno scomuniche in famiglia se c’è qualche componente no vax, ammonisce il presidente della Pontificia Accademia per la Vita, mons. Vincenzo Paglia. “Eviterei denunce o scomuniche in famiglia – dice Paglia alludendo ad esempio a quel medico che ha denunciato la sorella suora no vax – Mi affiderei alla saggia responsabilità”. Paglia ribadisce che sui vaccini la Pontificia Accademia per la Vita si è sempre appellata alla “responsabilità: non abbiamo mai parlato di obbligo vaccinale”.
Con i no vax “si deve dialogare”, ha detto poi mons. Vincenzo Paglia conversando con l’Adnkronos ai margini di una conferenza in Vaticano sulla presentazione dell’Assemblea della Pontificia Accademia che si svolgerà sono al 29 settembre sul tema ‘Salute pubblica in prospettiva globale’. Pur premettendo che bisogna “stare attenti a non vivere in una mentalità complottista”, Paglia sottolinea che di fronte alla cultura del sospetto è più che mai necessario favorire la conoscenza”.
Il vescovo dice che si tratta “di aiutarsi nella formazione. In questo tempo non semplice, la scienza non è dogmatica”. Paglia si augura poi che ci sia sempre “rispetto delle leggi e anche di quelli che non possono vaccinarsi contro il Covid”. E con chi lo può fare e non lo fa e protesta “sempre dialogo, la sostanza della vera democrazia”.