Revisione e potenziamento della formazione dei dipendenti, e degli imprenditori; delle norme sanzionatorie da applicare a seguito delle ispezioni; sempre in materia di ispezione: razionalizzazione dell’assetto delle competenze in materia; infine: costituzione di una specifica ed unica banca dati delle sanzioni applicate.
Sono alcuni degli interventi prioritari occorsi in merito alla tutela ed alla sicurezza sul lavoro, intorno ai quali oggi si sono riunii intorno ad un tavolo il premier Draghi ed i rappresentanti della ‘Triplice’ (Cgil, Cisl e Uil). Un incontro che, al termine del confronto, Draghi ha definito ”Molto utile per fissare un metodo di lavoro”, visto che “c’è intesa su questi temi”.
Il ministro del Lavoro: “Il tema degli infortuni e delle morti sul lavoro è prioritario”
Dal canto suo, presente anch’egli a Palazzo Chigi, il ministro del Lavoro, entrando nello specifico, ha tenuto a rimarcare che “Quello con i sindacati è stato un incontro utile e proficuo, concreto”. Orlando ha quindi affermato che “Sono stati definiti degli interventi di medio periodo e altri immediati. Credo sia importante l’oggetto di discussione ma anche il metodo definito, c’è accordo per lavorare in questa direzione, ovvero, per un confronto continuo con le parti sociali, ed è il caso di ribadire che si parte, non casualmente, dal tema che va affrontato prima di qualsiasi altro: quello degli infortuni e delle morti sul lavoro”.
Landini (Cgil): “Il governo ci ha detto che l’ordine del giorno di oggi era su salute e sicurezza”
Dei tre rappresentanti sindacali, il primo ad affrontare i microfoni è stato il leader della Cgil, Maurizio Landini, il quale ha tenuto subito a sottolineare che “Nel corso dell’incontro non si è parlato di salario minimo. Il governo ci ha detto che l’ordine del giorno di oggi era su salute e sicurezza, noi abbiamo chiesto di discutere altri temi e poi abbiamo avviato un confronto“. Tuttavia il sindacalista ha voluto ricordare che ”abbiamo da tempo indicato la questione che riguarda il superamento dei contratti pirata e stiamo ponendo il tema che riguarda di dare una validità generale ai contratti nazionali firmati da sindacati maggiormente rappresentativi. E dentro quello schema per noi vuol dire, non solo garantire i minimi dei contratti nazionali di lavoro ma anche garantire i diritti nel lavoro di tutti”.
Landini (Cgil) “Del salario minimo il governo oggi non ha fatto alcun cenno ne posto alcun tema”
Dunque, prosegue accigliato Landini, “Del salario minimo il governo oggi non ha fatto alcun cenno ne posto alcun tema. Se era per governo oggi si discuteva di salute e sicurezza. Punto. Si è discusso di altri argomenti perché noi abbiamo chiesto di discutere”. Insomma, tiene a spiegare il leader della Cgil, al governo erano stati sollecitati anche altri temi, come “la verifica dell’intesa che a suo tempo abbiamo fatto sui licenziamenti, abbiamo posto il tema del famoso intervento legislativo sulle delocalizzazioni, che non abbiamo mai discusso, abbiamo chiesto di attivare un confronto per avviare una discussione di merito“.
Landini (Cgil): “Il nodo sono le assunzioni per l’ispettorato del lavoro e per la medicina territoriale”
Tuttavia, aggiunge, ”le cose più importanti che oggi sono state decise riguardano il fatto di unire le banche dati. Sono la condizione per poter arrivare alla patente a punti, avere i dati delle aziende e quindi di poter arrivare ad affrontare il tema di chi può partecipare o non partecipare ai bandi sula base anche di quella che è la storia sanitaria, la sicurezza e gli infortuni”. Ad ogni modo, ribadisce Landini, “Il problema da affrontare, sono le assunzioni da fare sia per l’ispettorato del lavoro sia per la medicina territoriale. C’è bisogno di fare migliaia di assunzioni nell’ispettorato. Su questo c’è stato impegno a muoversi”.
Landini (Cgil): “Sulla legge bilancio, e quindi sui punti che dovrà affrontare partecipino anche le parti sociali”
Tra l’altro, rende noto, “Siamo stati informati che nei prossimi giorni il Consiglio dei ministri delibererà la Nadef. Abbiamo ribadito al governo la necessità che sulla legge bilancio, e quindi sui punti che dovrà affrontare, dagli ammortizzatori sociali alla riforma fiscale, alla riforma delle pensioni, abbiamo chiesto l’impegno del governo a un confronto preventivo, che coinvolga anche la parti sociali’‘.
Landini (Cgil): “Sul Pnrr il governo si è impegnato, a giorni, a convocare un apposito incontro”
Infine, ha concluso Landini, “Nel corso del confronto è stato affrontato anche il tema degli investimenti e del Pnrr. Il governo si è impegnato, nei prossimi giorni, a convocare un apposito incontro, per avviare questo lavoro che porti alla definizione di questo protocollo che noi consideriamo molto importante”.
Sbarra (Cisl): “Questa lunga scia di sangue che porta ogni anno via quasi 1.600 persone non è accettabile”
Luigi Sbarra, segretario nazionale della Cisl, riassume invece il lavoro svolto: ’’Il governo condivide la necessità, da noi sollecita, di lavorare per costruire una strategia nazionale di contrasto agli incidenti sui luoghi di lavoro, alle malattie professionali e agli infortuni. Questa lunga scia di sangue che porta ogni anno via quasi 1.600 persone non è accettabile”. Dunque, precisa, è stato un incontro ’’positivo’’, al quale ora deve però seguire “un forte intervento finalizzato a contrastare questo odioso fenomeno delle morti nei luoghi di lavoro’’. Quindi l’annuncio: ’’Nasce una banca dati nazionale, che agevolerà il compito del governo e dell’ispettorato, delle regioni, dell’Inail e delle stesse Asl’‘
Sbarra (Cisl): “Al via il reclutamento degli ispettori con l’obiettivo di rafforzare le verifiche ed i controlli”
Inoltre, spiega ancora Sbarra, ’’Ci sono primi interventi che si metteranno in campo da subito, una forte disponibilità del governo per accelerare le procedure di reclutamento di 2.300 ispettori, tecnici, ingegneri, per rafforzare l’esercito da impegnare sul territorio e nei luoghi di lavoro, con l’obiettivo di rafforzare le ispezioni, le verifiche ed i controlli. E’ un segnale importante”. Ad ogni modo, fa notare il segretario Cisl, ”abbiamo detto che non è sufficiente, perché anche a seguito di pensionamenti il contingente preposto alle verifiche e ai controlli sul territorio nazionale bisogna ulteriormente rafforzarlo’’.
Max