Produzione al 2026 di biometano da riconversione e ampliamento biogas e da nuovi impianti in ambito agricolo: 2,3 -2,5 Sm3, dagli attuali 236 milioni di Sm3. Con una previsione di investimenti (2022-2026) per riconversioni e nuovi impianti di circa 5mld di euro. Sono i numeri dello sviluppo che ci si può attendere dal settore presentati da Marco Pezzaglia, responsabile Centro Studi Cib, in occasione di Biogas Italy 2021.
Pezzaglia ha ricordato “il grande sviluppo del mercato del biogas e della digestione anaerobica in generale che ha portato rilevanti investimenti e una quota di energia rinnovabile che è già integrata e integrabile pienamente nel mercato”.
“I numeri del mercato: siamo a circa 2000 impianti, di cui l’80% è agricolo e un investimento di 4,5 mld. Da questi numeri saranno una decina di anni che stiamo tentando di fare qualcosa in più: è dal 2013 che c’è un decreto del biometano e registriamo che non è avvenuta la riconversione del parco sviluppato, uno dei passi auspicati dal primo decreto, pur in presenza di un incentivo anche gli impianti a nuovo non sono arrivati nella misura che ci si aspettava”, ha rimarcato.
Infine, Pezzaglia ha sottolineato che “ci sono potenzialità in campo europeo e ci sono potenzialità rilevanti per il settore italiano, biogas e biometano possono avere un impatto decisivo nel percorso di decarbonizzazione del sistema degli usi finali”, inoltre “il biogas agricolo è un driver importante per lo sviluppo delle filiere locali”.