Si tiene questa mattina, al tribunale della famiglia di Tel Aviv, la prima udienza del processo per la custodia di Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone. Processo che si apre dopo l’istanza presentata dalla zia paterna del bimbo, Aya Biran, per il suo ritorno in Italia.
In aula è atteso Shmuel Peleg, il nonno materno del piccolo, accusato di rapimento per aver sottratto il nipote alla zia paterna, nominata tutore legale del bambino dal Tribunale per gli affari medici urgenti di Torino nell’immediatezza della tragedia. Attesa in tribunale anche Aya, che ha chiesto una deroga alla normativa prevista da Israele per il contenimento del coronavirus e che impone una quarantena prevista per chi entra dall’estero nel Paese.
La famiglia paterna di Eitan ha detto di avere ”fiducia nella giustizia israeliana” e si è detta ”ottimista” sullo svolgimento del processo.