“Se sarò al prossimo Sanremo? Se me lo chiedono vado molto volentieri, per me è come una festa comandata: c’è Natale, c’è Capodanno e c’è Sanremo. Me lo auguro. Tutti pensano che (dietro la mia assenza, ndr) ci sia qualcosa, ma in realtà è che non realizzando più materiali di cantanti della musica leggera, non mi ritrovo più a concorrere”. Lo afferma all’Adnkronos Beppe Vessicchio, commentando una sua possibile partecipazione al prossimo festival di Sanremo.
“Sto cercando di capire chi partecipa -spiega il popolare direttore d’orchestra, tra i più amati dal pubblico- Quest’anno non ho fatto alcuna produzione, non ho partecipato alla realizzazione di nessun prodotto che si candida tra i big e i giovani”. Ma “a parte il recentissimo Sanremo senza pubblico, io sono stato al festival recentemente ad accompagnare una ragazza ai Giovani. Con lei avevo preso un impegno ancora prima che fosse stata identificata tra i cantanti che potessero partecipare. Cercava un sostegno nella realizzazione, l’avevo sentita e secondo me meritava e poteva andare avanti, l’ho segnalata a un produttore e si è ritrovata a superare la selezione che si fa a Sanremo”.
E su come funziona nella selezione, Vessicchio spiega: “Scelgono due o tre possibilità, poi è il direttore artistico della Rai e la commissione che lo supporta, che fanno una selezione”. Vessicchio è molto richiesto dagli artisti per l’adattamento dei pezzi sul palco, dove la sua esperienza ormai è quasi inarrivabile. “Ci sono alcuni artisti con cui ho collaborato che anche se durante l’anno hanno realizzato il disco con un altro musicista, a Sanremo mi chiamano e mi chiedono di occuparmi della trasposizione da quello che c’è sul disco a quello che si fa su un palcoscenico, che non è la stessa cosa. Ci sono alcuni artisti amici che quando vengono inclusi è probabile che mi chiamino perché sono avventure già vissute assieme, e si sentono in qualche modo coccolati dalla mia presenza. A volte, è anche una copertina di Linus!”, conclude Vessicchio sorridendo.