“Il governo continua a lavorare nel solco degli interventi dei governi scorsi sulla defiscalizzazione del welfare aziendale che hanno dato risultati anche molto buoni. L’avvio di questa politica è arrivata con il governo Renzi ed è stata continuata in quelli successivi”. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, nel corso del suo intervento alla presentazione del rapporto Welfare Index PMI 2021, ribadisce la volontà del governo di sostenere e irrobustire il welfare aziendale.
“Diversamente da quello che si pensava in passato il welfare non viene dopo la competitività e lo sviluppo ma al contrario è uno degli elementi della competitività: la reazione più rapida al Covid infatti è venuta da quei Paesi con un sistema di welfare strutturato ed organizzato. Occorre pensare al welfare, dunque, non come un intervento che si adotta in un periodo di vacche grasse ma come una condizione per la competitività del paese”, aggiunge ricordando come attualmente “le misure sanitarie e misure per la ripresa siano sostanzialmente tutt’uno. Noi parliamo di Green pass non solo come di un elemento di contrasto all’epidemia ma anche come uno strumento per far lavorare le imprese con tranquillità”, dice ancora.
“Che il welfare sia importante e non sia una cosa che viene dopo la competitività lo ha dimostrato purtroppo la pandemia: i Paesi che stanno reagendo meglio al trauma del virus sono quelli che hanno un welfare più forte. Il welfare può fare molto per i lavoratori sia in termini di promozione, di protezione, di valorizzazione. Ed è molto importante guardare a come in questi anni è cresciuto un welfare anche aziendale che integra e deve integrare quello pubblico. Il Pnrr è una grande opportunità per potenziare il welfare”, spiega Orlando.
“Una società meno strappata e con percorsi di inclusione più efficace è una società che nel lungo periodo è più competitiva e quanti fanno dumping e lasciano un pezzo indietro, alla fine si troveranno a pagare contraccolpi anche in termini di competività”, conclude.